Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Tu sei qui: Home / Archivio Stampa / Archivio Comunicati Stampa / 2013 / Gennaio / PISTA DI MARZAGLIA/2 - GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI

Archivio Stampa

Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

21/01/2013

PISTA DI MARZAGLIA/2 - GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI

Il dibattito in aula sull'interpellanza cui ha risposto l'assessore Giacobazzi

L'impatto ambientale della pista di Marzaglia e il modo in cui viene utilizzata: questi i principali temi del dibattito che si è svolto in Consiglio comunale dopo la trasformazione in interpellanza di due interrogazioni, presentate da Federico Ricci (Sinistra per Modena) e Sandra Poppi (Modena5stelle-beppegrillo.it). Ai quesiti dei consiglieri aveva risposto l'assessore alla Programmazione, gestione del territorio e infrastrutture Gabriele Giacobazzi.

Per il Partito democratico, William Garagnani ha ricordato che “in questo Consiglio si parla del centro guida sicura di Marzaglia da molti anni, forse dal 2004”. Premettendo che “la stella polare deve essere il rispetto delle leggi”, Garagnani ha sostenuto che “bisogna abbandonare i pregiudizi ideologici e concentrarsi sulla riduzione dei fastidi per i cittadini, salvaguardando però l'industria automobilistica che tanto ha fatto per il benessere della nostra città”.
Gian Carlo Pellacani, dell'Udc, ha affermato: “I necessari interventi ambientali devono essere realizzati. Ma oggi – ha aggiunto – cosa resta dell'autodromo, che era un progetto ambizioso, sostenuto anche dall'Università per collegare la facoltà di Ingegneria e il mondo automobilistico. Questo autodromo è come il Mef: non si riesce a promuovere a sufficienza. Forse le persone che gestiscono queste strutture vanno sollecitate, oppure sostituite”, ha concluso.
Per il Pdl, Sandro Bellei ha dichiarato: “Modena l’autodromo l’aveva, è stato chiuso e trasformato in un parco. Ora c'è la struttura di Marzaglia, e nonostante il disagio dei cittadini che abitano nei dintorni io credo sia sottoutilizzata. É un problema che rientra nell’incapacità della città di valorizzare l’automobilismo sportivo”.
Eugenia Rossi di Etica e legalità ha invece sostenuto che “il problema vero è che il progetto non è stato fatto secondo le indicazioni approvate: si è votata una cosa e poi se ne è fatta un'altra. L’assessore è nuovo e non ha responsabilità, ma penso si debbano chiarire almeno le responsabilità tecniche di chi ha firmato le varianti al progetto”.
Federico Ricci, promotore dell'interpellanza, ha ripreso la parola affermando: “Per anni ci è stato detto che quello di Marzaglia non era un autodromo. Ora, ognuno fa le sue valutazioni. Delle risposte dell'assessore sono soddisfatto. Non possiamo invece essere soddisfatti del fatto che i rimboschimenti non sono stati realizzati, né i monitoraggi ambientali e acustici. È mancato il rispetto delle leggi e dei regolamenti”. Sandra Poppi ha aggiunto: “La sua risposta è convincente ma per me questa opera è assolutamente inutile, non dà alcun prestigio alla città e compromette un’area naturale. Penso e spero che nelle linee di indirizzo del nuovo Piano strutturale comunale si mettano in discussione le eventuali altre opere che erano a corredo”
Nella sua replica, l'assessore Giacobazzi ha risposto che “l'autodromo non scomparirà dal nuovo Psc, bisognerà trovare il modo di renderlo compatibile con il territorio circostante. Di attività ce ne sono, aziende come Lamborghini e Pegeout hanno usato la struttura per presentare i propri prodotti. Alcuni dei ritardi nella realizzazione di quanto previsto dipendono anche dalla mancanza di risorse”.

Azioni sul documento