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17/10/2013

SALUTE MENTALE, “UNA VITA SENZA DISCRIMINAZIONI”

Shekhar Saxena, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Organizzazione mondiale della sanità, interviene alla seduta dedicata del Consiglio comunale

“Un mondo in cui la salute mentale è un valore che viene promosso attivamente, in cui sono applicate strategie di prevenzione dei disturbi psichiatrici, nel quale le persone con disagio psichico sono messe in condizione di esercitare a pieno i propri diritti umani e di accedere ad un’assistenza sanitaria e sociale appropriata e di alta qualità in tempi utili a favorire la guarigione, tutto al fine di raggiungere i migliori livelli di salute e di partecipare pienamente ad una vita sociale libera da stigmatizzazioni e discriminazioni”.

E’ la visione del Piano d’azione per la salute mentale mondiale recentemente approvato dall’Assemblea delle Nazioni Unite, che Shekhar Saxena, direttore del Dipartimento di Salute mentale e Abuso di sostanze dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha delineato in occasione della seduta di oggi, giovedì 17 ottobre, del Consiglio comunale di Modena, dedicata a “Fragilità e salute mentale”. La speciale seduta, a cui ha preso parte anche un nutrito pubblico, anticipa la terza edizione di Màt, la Settimana della salute mentale che si terrà a Modena e provincia dal 18 al 25 ottobre.

Dopo l’apertura dei lavori della presidente Caterina Liotti e il saluto del direttore generale Ausl Mariella Martini, sono intervenuti anche l’assessore comunale alle Politiche sociali, sanitarie e abitative Francesca Maletti e il direttore del Dipartimento di salute mentale di Modena Fabrizio Starace, mentre la chiusura dei lavori è affidata al sindaco Giorgio Pighi.

Saxena ha evidenziato che il Piano d’azione per la salute mentale mondiale, di cui ha presieduto il gruppo di lavoro, è stato firmato da 194 ministeri della Salute di Paesi partecipanti all’Organizzazione mondiale della sanità e che, per la prima volta in 66 anni di attività, è stato definito un Piano di intervento per questo settore. “In situazioni di crisi come quella che stiamo vivendo tende ad aumentare il numero di persone in situazione di disagio psichico – ha aggiunto – è quindi importante che i Governi aumentino gli investimenti nell’ambito della salute mentale”.

Il rappresentante dell’Oms ha illustrato, inoltre, i sei principi e approcci trasversali del documento: “L’accesso universalistico ai servizi sanitari dedicati, secondo il principio dell’equità, indipendentemente da età, genere, posizione sociale, razza e orientamento sessuale – ha affermato – e il rispetto dei diritti umani, secondo la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità e di altri strumenti internazionali e regionali sui diritti umani”, ha affermato. “Gli interventi devono essere fondati sulle evidenze scientifiche e sulle best practice – ha proseguito – le politiche, i piani e i servizi per la salute mentale devono tenere conto dei bisogni sanitari e sociali in tutte le fasi della vita, dall’infanzia alla vecchiaia, l’approccio deve essere multi-settoriale, in collaborazione tra politiche sanitarie, sociali, dell’istruzione, del lavoro, dell’abitare, della giustizia, e anche in relazione con il settore privato. Infine, le persone con disturbi psichiatrici devono essere responsabilizzate e coinvolte direttamente nelle politiche di programmazione, organizzazione dei servizi, monitoraggio, ricerca e salute”.

Sull’applicazione di tali principi si è concentrato anche l’ordine del giorno illustrato dalla presidente del Consiglio e firmato da Pd, Sel, Udc, Lega nord, Modenasaluteambiente.it, Etica e legalità, Modena futura e Movimento per cambiare insieme per Modena. La mozione invita la Giunta a tradurre tali linee nei documenti di indirizzo e programmazione che l’Amministrazione comunale adotterà per garantire i diritti delle persone con fragilità e disagio psichico.

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