Cassa integrazione, mobilità, contratto di solidarietà, licenziamento a seguito di chiusura aziendale o a conclusione del periodo di attivazione degli ammortizzatori sociali. E ancora, dimissioni per giusta causa, mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico, cessazione dell’attività e per i lavoratori autonomi o con partita Iva calo almeno del 30% del reddito.
Le situazioni occupazionali difficoltose di almeno un componente del nucleo familiare, così come l’età superiore ai 65 anni di tutti i componenti, sono le condizioni alternative per poter accedere ai contributi per l’affitto del bando pubblicato dal Comune di Modena. Non solo la situazione economica e l’incidenza dell’affitto sul reddito, ma anche la presenza di una o più persone invalide e la condizione lavorativa incideranno quindi sull’attribuzione dei punteggi per la definizione della graduatoria.
I requisiti aggiuntivi necessari per fare domanda sono la presenza di un valore Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) familiare non superiore a 17 mila euro, la residenza nel Comune di Modena e la titolarità di un contratto di affitto per un alloggio ad uso abitativo primario nel territorio comunale e il non essere assegnatari di alloggio di Edilizia residenziale pubblica, di alloggio comunale o con concessione comunale. I nuclei richiedenti devono presentare la domanda sottoscritta anche dai proprietari dell’alloggio e nessuno dei componenti della famiglia deve risultare titolare di diritti di proprietà o comproprietà o altro diritto reale di godimento su beni immobili per quote pari o superiori al 50% di immobili a uso abitativo situati in provincia di Modena.
E’ confermata la scelta di dare priorità a coloro che presentano un reddito Isee più basso e a chi presenta un rapporto canone/Ise più alto. Inoltre ai nuclei che presentano uno o più componenti invalidi al 100% sarà riconosciuto un punteggio aggiuntivo, così come alle famiglie in cui almeno uno dei componenti vive una condizione di disagio lavorativo superiore a 12 o a 24 mesi anche non consecutivi nel corso degli ultimi cinque anni. Ai fini della formulazione della graduatoria e della relativa erogazione dei contributi in caso di parità di punteggio verrà preso in considerazione il valore Isee più basso.
L’Amministrazione eseguirà idonei controlli a campione volti ad accertare la veridicità delle informazioni fornite dalle famiglie cui verrà corrisposta la prestazione. In caso di dichiarazioni mendaci i benefici decadranno e scatteranno sanzioni penali (multe pecuniarie e detenzione fino a cinque anni).
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