“L’etica come antidoto all’illegalità. Tenere alto il livello di attenzione delle coscienze sul tema della legalità e ribadire una ferma condanna di ogni atto e atteggiamento mafioso”. Sono i concetti sui cui ha insistito la presidente del Consiglio comunale di Modena, Caterina Liotti, introducendo la seduta odierna (lunedì 25 marzo) del Consiglio dedicata al ruolo dell’ente locale nelle politiche di prevenzione e contrasto alle mafie, in occasione della 18esima Giornata della memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. E, in apertura di seduta, l'Aula ha dedicato un intenso applauso proprio alla memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie.
Salutando le autorità presenti, rappresentanti delle forze dell'ordine, delle istituzioni locali, della società civile, Liotti ha ribadito la presenza delle istituzioni nella lotta all'illegalità che costituisce una minaccia ai diritti di cittadinanza dei singoli, alla convivenza civile e all’autonomia delle istituzioni democratiche. Con questo appuntamento – ha sottolineato - abbiamo voluto affermare con forza l'interesse di tutti i cittadini e le cittadine rappresentati in questo Consiglio a tenere alta la guardia”.
È stato quindi il sindaco Giorgio Pighi a ribadire “l'intenso lavoro di approfondimento, anche culturale, necessario per poter passare dall'attenzione alla spinta operativa, in grado di creare i percorsi efficienti di contrasto alle infiltrazioni mafiose sul nostro territorio”. Il sindaco ha anche sottolineato il nesso “tra sicurezza urbana e lotta alla criminalità organizzata” e l'importanza del Protocollo d'intesa tra Forum Sicurezza Urbana e Avviso Pubblico, poi ampliato anche all'Anci, per mettere a fuoco quali strumenti abbiano gli enti locali per prevenire e contrastare le infiltrazioni.
Attraverso la presidenza sono arrivati in Aula anche i saluti della presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Palma Costi, e dei deputati Pd impossibilitati a essere presenti perché impegnati a Roma. Liotti ha inoltre letto i messaggi di Vincenza Rando di Libera e di Mara Fonti, madre del giornalista Giovanni Tizian e presente in Aula, la quale, ha definito la volontà del Comune di costituirsi parte civile nei processi di mafia “un passo concreto contro la mafia e una condivisione coraggiosa di una denuncia e di un impegno che se diventa di tutti raggiungerà prima la meta”.
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