“I beni confiscati alle mafie e il ruolo degli enti locali”. E’ il tema del quinto appuntamento del corso “Prevenire il crimine organizzato, promuovere una cultura della legalità” rivolto principalmente ad amministratori pubblici e rappresentanti delle istituzioni che è in programma a Modena giovedì 28 marzo (ore 16-19, sala del Consiglio comunale in piazza Grande) con l’intervento di alcuni esperti.
L’inquadramento del fenomeno è affidato a Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale dell’associazione Avviso pubblico, mentre l’attività in regione sarà descritta da Gian Guido Nobili, del servizio Politiche per la sicurezza e Polizia locale della Regione Emilia Romagna. Interverrà anche il sindaco Giorgio Pighi.
L’iniziativa, aperta anche ad associazioni ed enti che promuovono azioni in questo campo, è organizzata dall’assessorato a Qualità e Sicurezza della Città (Ufficio Politiche delle sicurezze) e dalla presidenza del Consiglio comunale, in accordo con la conferenza dei capigruppo, in collaborazione con la Prefettura e con diversi soggetti impegnati nella lotta al crimine organizzato e nella promozione di una cultura della legalità, come le associazioni “Avviso Pubblico” e “Libera” (informazioni: www.comune.modena.it/cittasicura).
Durante il corso sono già stati affrontati diversi temi: dai reati ambientali all’usura, dal gioco d’azzardo e ai suoi intrecci con le mafie, fino ai meccanismi di penetrazione della criminalità organizzata nell’economia legale.
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