“Cosa possiamo fare noi – cittadini attivi, ‘consum-attori’, società civile - per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Cosa possono fare le imprese per prevenire perdite e inefficienze che comportano impatti economici, ambientali e sociali negativi per tutta la collettività?”. Sono alcune domande che si porranno i partecipanti alla Tavola rotonda di “Modena km zero”, in largo Sant’Agostino domenica 23 giugno alle 19 circa, moderata da Marco Gallicani, ricercatore e formatore sui temi dello sviluppo, della finanza etica e dell’economia solidale.
L’occasione è data dalla presentazione, in presenza dell’autore, del libro di Andrea Segrè “Vivere a spreco zero” (Marsilio editori). Segrè, direttore del dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari all’Università di Bologna e presidente di “Last minute market” spin off accademico, si pone nel suo libro anche altre domande: “Cosa dovrebbero fare i nostri amministratori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società che metta al bando gli sprechi: non solo di alimenti, acqua ed energia ma anche quelli legati ai rifiuti, alla mobilità, agli acquisti? Cosa dovrebbero fare i governi per promuovere un modello di produzione e consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali, e soprattutto farci uscire dalla crisi?”. Nel suo libro, si legge nella presentazione, Andrea Segrè tratteggia un orizzonte, non a caso definito “spreco zero”, che porta a una nuova visione del rapporto fra ecologia ed economia. Dove la seconda – etimologicamente la buona amministrazione della casa - è parte integrante della prima: la casa più grande, la Terra. Fare di più con meno, avere meno cose e più beni, relazionali e comuni. “Vivere a spreco zero”, prosegue la presentazione, fa capire, con tanti consigli pratici, come si può passare da un falso “ben-essere” a un autentico “ben-vivere”. Ma è anche una vetrina di buone pratiche - in parte già esistenti, come il Last Minute Market - che, conclude la scheda del libro, se replicate su scala nazionale ed europea, porteranno a una società più giusta e responsabile, equa e solidale, rinnovabile e sostenibile rispetto ai bisogni e ai diritti dell’umanità.
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