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17/01/2014

REGOLAMENTO RELAZIONI INTERNAZIONALI, IL DIBATTITO

Approvato emendamento (Udc e Pd) che prevede la presenza di un consigliere di maggioranza e uno di minoranza nel Tavolo di coordinamento territoriale

Anche due consiglieri comunali, uno in rappresentanza della maggioranza e l’altro per la minoranza, faranno parte del “Tavolo permanente per il coordinamento dell’azione internazionale del territorio modenese” istituito dal Regolamento per la costituzione, la gestione e lo sviluppo di relazioni internazionali con città, comunità e territori. Lo ha stabilito l’emendamento (firmato da Gian Carlo Pellacani dell’Udc e da Paolo Trande del Pd) al Regolamento approvato dal Consiglio comunale giovedì 16 gennaio con il voto a favore di Pd, Sel, Udc e Etica e Legalità e l’astensione di Nuovo Centrodestra, FI-Pdl, Fratelli d’Italia e Modena Futura.

Per il Pd, ha aperto il dibattito Elisa Sala: “Abbiamo più volte affrontato il tema dei rapporti della nostra città con ciò che è altro e il tema della cooperazione internazionale; con la delibera andiamo ad aggiungere un ulteriore tassello: Modena mette idee e risorse umane nella costruzione di progetti e rapporti internazionali. L’obiettivo – ha continuato - è da una parte fare chiarezza sul quadro delle relazioni internazionali dell’Amministrazione, dall'altra avviare un percorso che ampli ancora di più i nostri rapporti rispondendo alle tante sollecitazioni che ci giungono da nuove realtà che vogliono fare rete con noi”. Il capogruppo Paolo Trande ha sottolineato “l’ottimo lavoro di organizzazione e revisione sistematica complessiva di cui si sentiva l’esigenza da più parti e da tempo ” e ha evidenziato alcuni aspetti innovativi. “Differenziare le tipologie di relazioni – ha detto – è un importante punto di partenza che consentirà di plasmare ogni rapporto sulla base delle esigenze e quindi maggiore flessibilità. Buona anche l’idea del Repertorio che offre a tutti gli uffici comunali la possibilità di avere una fonte informativa certa e sistematica, così come la creazione di un Tavolo operativo interno che mette in rete le risorse interne all’Amministrazione e consente di utilizzare al meglio le competenze. Importante allo stesso modo – ha aggiunto - la creazione di un Tavolo interistituzionale di coordinamento di quella che potremmo definire la politica estera della città, che comprende interventi che vanno dalla solidarietà al marketing territoriale”.

Per Enrico Artioli “la globalizzazione rende i rapporti internazionali imprescindibili, quindi la costituzione di un assessorato specifico alla Cooperazione internazionale è stata una scelta giusta oltre che una scommessa perché, non solo le grandi organizzazioni, ma anche le piccole realtà cittadine possono giocare un ruolo importante nelle relazioni internazionali”. Artioli ha anche fatto notare la correttezza dell’impostazione istituzionale del Regolamento che richiama il Consiglio alle proprie responsabilità del ruolo politico che ha e ha concluso: “Siamo sulla strada giusta perché Modena sia veramente una città d’Europa”.

Secondo Eugenia Rossi di Etica e Legalità “c’era la necessità di arrivare a una razionalizzazione e a un chiarimento dei rapporti in atto, anche se in un contesto nazionale di grande debolezza in materia di politica estera. La consigliera ha quindi posto l’attenzione su quella che ritiene la valenza principale della delibera: l’individuazione nelle relazioni internazionali di due filoni, quello dei rapporti a carattere economico, commerciale e di marketing, e dall’altra parte, i rapporti internazionali ispirati al rispetto dei diritti umani e alla condivisione dei principi alla base della Costituzione”.

Infine, Federico Ricci, capogruppo di Sel, annunciando il voto positivo alla delibera, ha affermato che “se un tempo i gemellaggi e le relazioni internazionali potevano essere un tratto distintivo della politica della città, oggi sono una necessità, quindi serve un Regolamento in grado di regolare il modo in cui Modena si amplia e si avvicina al mondo di altre città, realtà e territori”.

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