“Oggi in Consiglio comunale non vogliamo solo confermare un metodo di lavoro, che prevede il coinvolgimento e la valorizzazione del Consiglio. Vogliamo mandare un messaggio chiaro riguardo al ruolo centrale che assegniamo alla scuola per lo sviluppo, la lotta alle disuguaglianze, l’affermazione dei diritti e dei doveri”.
Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli presentando al Consiglio comunale di giovedì 17 settembre il Piano per la buona scuola a Modena “Educare insieme”, insieme al vicesindaco assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza e all’assessore regionale a Scuola, Formazione professionale, Università, Ricerca e lavoro Patrizio Bianchi.
“L’Amministrazione comunale non ha fatto e non farà passi indietro sulla scuola – ha continuato il sindaco. Della scuola abbiamo fatto il perno della strategia del sapere, della cultura, della competitività del sistema economico sociale e degli investimenti pubblici. Ammontano a 5,2 milioni gli investimenti avviati dall’inizio dell’anno; è partito l’iter per il completamento delle scuole Mattarella e la cessione di una quota delle Farmacie comunali consentirà di procedere all’appalto del Sigonio. Partiamo da un sistema scolastico a predominanza pubblica, plurale e integrato, con forte e determinante regia pubblica – ha sottolineato - Un sistema apprezzato e di qualità, ma che deve saper guardare al futuro e ai grandi cambiamenti in atto per poter fare un balzo in avanti. E per farlo abbiamo bisogno dell’impegno e della disponibilità di insegnanti e dirigenti scolastici. Sullo sfondo c’è la riforma sulla Buona scuola del Governo, che sappiamo aver suscitato proteste e divisioni, ma noi dobbiamo muoverci con lo spirito di coglierne il positivo e di migliorarne gli aspetti critici con innovazione e creatività. Oggi – ha quindi concluso - presentiamo una strategia organica e di largo respiro: dalla didattica all’organizzazione, dalla formazione degli insegnanti al diritto allo studio, dagli investimenti al rapporto territorio e scuola-lavoro”.
L’assessore Gianpietro Cavazza ha quindi portato all’attenzione del Consiglio i dati relativi alle sistema educativo-scolastico della città e all’andamento della spesa del Comune sottolineando che: “Ci interessa tutto il percorso di formazione di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, e ci interessa che la società nel suo insieme, intorno alla scuola, sappia farsi carico del dovere di educare le nuove generazioni, diventando comunità educante in un'ottica di reciprocità”.
L’assessore ha quindi presentato le linee fondamentali della strategia declinandole in obiettivi e azioni intraprese. “L’obiettivo è una scuola sempre più aperta, accogliente e appropriata. Una scuola aperta – ha spiegato - che sia un luogo di condivisione delle conoscenze, aperta all’innovazione didattica anche in funzione del sostegno scolastico, aperta alla città e alla partecipazione delle famiglie, come si è fatto attraverso il Patto di corresponsabilità esteso alla fascia da 0/13 anni.
Una scuola accogliente – ha proseguito Cavazza – è una scuola che si pone l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze culturali, sociali ed economiche, realizzando le condizioni per includere tutti gli studenti, contrastando abbandono e dispersione scolastica. Una scuola che mette al centro i temi del sostegno e dell’integrazione e contrasta l’abbandono e la dispersione scolastica. Applica, inoltre, tariffe eque e sostenibili e a questo proposito il Comune sta lavorando all’adeguamento dei modelli tariffari”.
Terzo caposaldo del Piano è una scuola appropriata e a questo proposito l’assessore ha annunciato anche la completa riorganizzazione della rete scolastica in Istituti comprensivi già dal prossimo anno scolastico (2016-2017) per garantire massima continuità didattica e migliore razionalizzazione organizzativa. Inoltre, l’assessorato sta procedendo alla definizione di accordi d’intesa con istituzioni, Comuni, scuole e soggetti privati per definire linee guida e azioni comuni per l’orientamento e la prevenzione della dispersione scolastica. “Tutto ciò – ha concluso - si può fare solo con il coinvolgimento, la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti”.
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