Il progetto “Pane a Villa Sorra, percorso partecipato dalla semina alla tavola”, articolato tra i Musei civici di Modena in largo Sant’Agostino, la sede dell’Istituto Spallanzani e la cornice di Villa Sorra nelle campagne di Castelfranco Emilia, ha inteso sviluppare il tema della sana alimentazione e del recupero di antichi saperi nel campo dell’agricoltura. Dalla coltivazione di antiche varietà di frumento in chiave salutistica e rispettosa dell’ambiente all’esposizione degli attrezzi tradizionali legati al grano e al pane.
Il progetto biennale, avviato nell’autunno 2014 guardando ai temi di Expo 2015, negli obiettivi dei promotori invita a riflettere sul rapporto tra tradizione e innovazione, tra cultura e creatività in campo alimentare, oltre che sul diritto di tutti a un’alimentazione sufficiente, sana e sicura. Dall'aratura, alla semina, alla mietitura si è arrivati alla degustazione del pane fatto interamente in loco a partire da pratiche agricole di lotta integrata.
“La scelta – spiegano gli ideatori e curatori del progetto - è caduta sul pane, cibo semplice ma fondamentale per una buona parte dell’umanità, attraverso il quale si è ritenuto possibile affrontare, in un’ottica divulgativa e didattica imperniata sulla partecipazione, i temi di un’alimentazione di qualità, delle nuove tecnologie per alimenti e del loro rapporto con la tradizione, attraverso il recupero di pratiche produttive rispettose dell’ambiente, a partire dal ciclo di coltivazione del grano fino alla produzione della farina e del pane.
Da ottobre 2014 sono state proposte, a un pubblico curioso e variegato, le fasi di lavorazione del ciclo produttivo del grano affidato agli studenti dello Spallanzani: un’aratura dimostrativa dell’appezzamento di terreno nell’area di Villa Sorra (5 ottobre 2014), un incontro “sul campo” per la semina collettiva di alcune varietà antiche di frumento con la tecnica tradizionale dello “spaglio”, (19 ottobre 2014), la “Mietitura e trebbiatura del grano” con una vecchia “mietilega” (19 Luglio 2015). Le iniziative hanno visto la molitura del frumento il 20 settembre con “Chi va al mulino si infarina”, e infine la “Cottura collettiva e degustazione del Pane”, che si svolgerà il 4 ottobre prossimo. Nello stesso giorno prenderà il via il ciclo lavorativo della seconda annata produttiva con la nuova “Aratura e preparazione della terra” e successivamente con la nuova “Semina collettiva di grani antichi” (18 ottobre).
Il progetto si è sviluppato anche attraverso appuntamenti pubblici in altre sedi: una serata con degustazione di pani e prodotti derivati a cura degli studenti dell’indirizzo Enogastronomico dell’Istituto Spallanzani e due incontri di approfondimento nell’ambito del ciclo di iniziative primaverili dei Musei civici. Il primo di questi era dedicato al significato del recupero delle antiche varietà di frumento e delle tecniche tradizionali di molitura e produzione del pane e il secondo alla tradizione del pane e derivati nella cucina contadina regionale.
La partecipazione al progetto si è ampliata coinvolgendo anche l’Istituto d’Arte Venturi che ha curato la progettazione della linea grafica dell’intero progetto e la documentazione fotografica, e il Centro provinciale istruzione adulti, dove è stato avviato un percorso di carattere interculturale che si è concluso il 7 giugno nel parco di Villa Sorra con “Pani dal mondo” evento che ha consentito di assaggiare prodotti derivati dai cereali secondo ricette di Paesi diversi, illustrati dagli studenti.
Da maggio a settembre si sono tenuti a Villa Sorra anche i per-corsi di panificazione, incontri teorico-pratici sotto la guida di un esperto panificatore per imparare a usare la pasta madre e a fare in casa pane, pizza e focacce.
Il progetto “Pane a Villa Sorra, percorso partecipato dalla semina alla tavola”, è ideato dai Musei civici di Modena con “XVS – Per Villa Sorra”, Slow Food Modena, Istituto Spallanzani, con la collaborazione di Istituto Venturi, Amici del Corni, Cpia (Centro provinciale istruzione adulti), e altri.
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