“Una città bella e operosa; una città che attraverso la creatività culturale e artistica, unita all’operosità e all’arte del buon vivere, è un modello di stile italiano nel mondo”. Con queste parole il Capo della Polizia di Stato, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Alessandro Pansa ha salutato Modena di cui da oggi, lunedì 21 settembre, è cittadino onorario, ringraziando per il riconoscimento il presidente e l’intero Consiglio, il sindaco e gli uomini e le donne “che mi hanno dato questa opportunità”, ha detto. Pansa ha quindi sottolineato: “Questa cittadinanza onoraria è un riconoscimento di stima per tutta la Polizia di Stato e soprattutto per coloro che sono intervenuti dopo il terremoto del 2012 e l’esondazione del Secchia. In quelle occasioni i colleghi emiliani si distinsero non solo per le capacità organizzative e d’intervento, ma anche per la capacità di esprimere vicinanza alla popolazione. La loro opera – ha continuato - non si esaurì terminata l’emergenza, per lunghe settimane il nostro personale si prodigò giorno e notte per evitare lo sciacallaggio, tutelare i moduli abitativi e assicurare la sicurezza stradale. E anche nei mesi successivi abbiamo tenuto alta la guardia contro le infiltrazioni mafiose con l’attività di monitoraggio sui cantieri e l’opera svolta dal Girer, il Gruppo interforze dell’Emilia Romagna, tanto che il modello sperimentato qui in Emilia è stato preso a riferimento dal Ministero degli Interni per sviluppare un gruppo interforze. E sono sicuro che il proficuo rapporto di collaborazione sviluppato dalla Polizia di Stato con enti locali e cittadini modenesi continuerà”.
Rassicurazioni in tal senso sono arrivate dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha rimarcato come “la legalità sia una priorità e uno dei presupposti fondamentali per la qualità della vita dei cittadini”. La cittadinanza onoraria che consegniamo oggi a Pansa – ha proseguito - è un riconoscimento collettivo a donne e uomini che ogni giorno si impegnano a difesa della legalità e per la sicurezza dei cittadini modenesi”. Ricordando, inoltre, il medesimo riconoscimento concesso al procuratore Antonino Di Matteo, Muzzarelli ha spiegato che “sono segnali di attenzione e vigilanza espressi da un territorio e dalle sue istituzioni per essere, nei fatti e anche con decisioni simboliche, al fianco di chi combatte la criminalità”.
E a proposito del terremoto: “Quel dramma poteva metterci in ginocchio, invece il territorio ha saputo risollevarsi. È stato un compito difficile: da un lato l’esigenza di ricostruire e in fretta, per non perdere competitività e produttività, e dall’altro assicurare legalità nella ricostruzione. Per questo, le istituzioni hanno messo in campo un modello in cui ciascuno è protagonista della legalità facendo riferimento a un’ampia gamma di strumenti come l’elenco di merito regionale, la white list delle imprese presso le Prefetture, il Girer, il protocollo per la legalità. E il nostro impegno che ribadiamo oggi – ha concluso – è far fronte comune per assicurare legalità e trasparenza”.
In Consiglio erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il prefetto Michele Di Bari, i senatori Stefano Vaccari e Carlo Giovanardi, il sostituto procuratore Lucia Musti. Nel ringraziarli per la loro presenza insieme a tutte le altre autorità civili e militari e i rappresentanti del mondo economico, la presidente ha sottolineato che con la loro presenza qualificano quanto stiamo facendo ora qui. La città di Modena – ha continuato la presidente - conferendo la cittadinanza onoraria a lei, dottor Pansa, in qualità di Capo della Polizia ringrazia tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato che hanno operato e operano in collaborazione con tutte le altre Forze dell’ordine e con la Protezione civile”. Infine, un ringraziamento è andato all’attuale questore Giuseppe Garramone e al questore Oreste Capocasa, in servizio a Modena nei giorni del sisma e dell’esondazione.
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