“La scuola è un investimento collettivo e sociale da cui dipende lo sviluppo umano di un territorio. È a scuola che si trasferisce nell’animo di ciascuno il senso di appartenenza a una comunità e in una scuola di qualità si imparano i valori della creatività, dell’intelligenza e della passione per la vita collettiva, elementi fondamentali per lo sviluppo”.
Lo ha detto l’assessore regionale a Sviluppo, Scuola, Formazione professionale, Università, Ricerca e lavoro Patrizio Bianchi, intervenendo in occasione della presentazione del piano comunale per la scuola “Educare insieme” nella seduta del Consiglio comunale di Modena di oggi, giovedì 17 settembre.
Per l’assessore regionale “la scuola ha il compito di non lasciare indietro nessuno, perché non ci sono situazioni non educabili ed è compito degli educatori trovare il modo più adeguato per insegnare ad ogni studente. In questo Modena è sempre stata all’avanguardia. La scuola – ha aggiunto – è una comunità educativa di cui gli studenti fanno parte, che è fortissima nella scuola dell’infanzia e che si stempera nei livelli d’istruzione successivi fino ad essere quasi nulla all’università, ma non è mai sufficiente trasferire conoscenze tecniche, al contrario la capacità educativa è fondamentale a tutti i livelli”.
Bianchi ha poi evidenziato come proprio dopo il sisma del 2012, “che ha fatto crollare un pezzo del sistema educativo del territorio provinciale modenese” si sia trovata “l’essenza profonda della scuola e la sua centralità nella vita di tutti. La comunità – ha proseguito – ha reagito al dramma e ha fatto ancora più scuola: è stata fatta la più grande sperimentazione didattica di scuola di insieme che in Italia sia mai stata fatta. Un fondamentale patrimonio di esperienze frutto di una scuola intesa come uno straordinario laboratorio di tecniche, capacità e strumenti di sviluppo collettivo”.
L’assessore regionale ha poi evidenziato la capacità delle scuole superiori del territorio di mantenere un saldissimo rapporto con i centri di formazione professionale e i settori dell’economia, da quello biomedicale al chimico-alimentare al meccanico. Bianchi ha infine evidenziato l’importanza della formazione continua, della valorizzazione della ricerca e dell’investimento in innovazione: “Con la globalizzazione l’unico modo di essere presenti è avere una forte identità – ha concluso – e questa la dà la scuola di cui c’è grande bisogno di parlare”.
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