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13/05/2016

SANT’AGOSTINO, IL DIBATTITO SUL PERCORSO DA INTRAPRENDERE

Diversi interventi hanno preceduto l’approvazione all’unanimità della mozione che chiede audizioni e sopralluoghi di questo e altri spazi culturali per il Consiglio

L’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno che chiede per il Consiglio comunale audizioni e sopralluoghi al Sant’Agostino e agli altri spazi culturali modenesi, nella seduta di giovedì 12 maggio, è stata preceduta dall’intervento di diversi consiglieri.

Per il Pd, Susanna Chiara Pacchioni ha evidenziato l’obiettivo dell’ordine del giorno di avviare al più presto un percorso di approfondimento “opportuno se non doveroso” sul Sant’Agostino e su altri poli culturali modenesi, “per aumentare le competenze di noi consiglieri in ordine alla grande responsabilità che ci assumiamo nei confronti della città. È importante – ha aggiunto – ascoltare tutti gli attori coinvolti e interessati al tema”. Per Federica Di Padova “questa mozione accompagna la discussione, avviata un po’ di tempo fa, su uno dei progetti più ambiziosi e di maggior respiro di Modena: la costruzione di un polo culturale dell’immagine contemporanea. Non sarà facile unire il patrimonio di due biblioteche e questo sarà possibile solo se c’è governance e se sarà costruito un progetto culturale di qualità”. Fabio Poggi ha sottolineato che “si tratta di una opportunità di confronto e approfondimento data a tutta Modena. Il Consiglio comunale – ha proseguito – ha un ruolo centrale in questo percorso: voterà la variante urbanistica e dovrà rendere conto alla città rispetto agli investimenti economici necessari e all’evoluzione dei servizi che ne deriverà”. Anche il capogruppo Paolo Trande ha parlato di “progetto strategico che cambierà il destino culturale della città. Per questo – ha affermato – vogliamo un confronto ampio che coinvolga la città. È però prematuro immaginare in questa fase forme di partecipazione che vadano al di là delle istituzioni interessate; i cittadini potranno essere coinvolti successivamente”. Andrea Bortolamasi ha chiesto la sospensione dell’ordine del giorno del M5s “e una valutazione ‘ex post’ rispetto a come intervenire, sulla base di come si svolgeranno il percorso delle audizioni consiliari e i sopralluoghi in loco. Come gruppo siamo disponibili a discutere di come coinvolgere i cittadini, tenendo presente che l’obiettivo della nostra mozione è provare a ragionare bene su un progetto così impattante su Modena”.

Per il M5s, Mario Bussetti ha evidenziato che “a volte la politica vuole provare a dare soluzioni rapide, ma nel caso del Sant’Agostino l’urgenza politica ha ostacolato lo sviluppo del progetto: se fossero stati fatti percorsi corretti in passato forse oggi la situazione sarebbe diversa. Non si parla di iniziative con riscontro immediato: si deve quindi cercare di costruire un percorso che coinvolga il fruitore in una sequenza di emozioni per fargli apprezzare l’arte, la storia e la cultura”. Marco Bortolotti ha evidenziato “la necessità del coinvolgimento dei cittadini già da oggi, per consentire il confronto per un arco di tempo più lungo, in un crescendo che porti a ottenere obiettivi ottimali. Dobbiamo tentare di creare una forma di empatia con la città, perché a volte il progetto sul Sant’Agostino viene visto come una rottura di scatole mentre dovrebbe essere considerata una potenzialità”.

Marco Chincarini di Per me Modena ha espresso accordo sugli ordini del giorno: “Ben vengano le audizioni al Sant’Agostino – ha detto – perché bisogna iniziare a lavorare e dare risposte ai cittadini su cosa ci sarà in quel pezzo di città, che va riconsegnata urgentemente. Qualche mese fa – ha aggiunto – l’Aula ha anche votato un emendamento al Bilancio presentato dal nostro gruppo che mette a disposizione 5 mila euro per la mappatura degli edifici disponibili a Modena: potrà essere uno strumento in più in questo percorso”.

Adolfo Morandi di FI ha espresso favore per l’odg del Pd ma ha sollecitato affinché quelle del Consiglio siano “davvero azioni istruttive: certamente di approfondimento e conoscenza, ma anche tali da rimettere in moto un meccanismo di discussione e valutazione. Sembra ci sia la volontà di rimettersi in gioco – ha concluso – non vorrei che dietro a queste parole si nascondesse l’obiettivo di raccontare semplicemente quello che si vuol fare al Sant’Agostino”.

 

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