Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha inviato all’Arcivescovo Erio Castelluci un messaggio di ringraziamento per la Lettera alla città “Ma qual è il mio Paese?” presentata in occasione della solennità di San Geminiano.
Ecco il testo del messaggio del sindaco
Caro Don Erio,
ho molto apprezzato la scelta coraggiosa di dedicare alle migrazioni, all’accoglienza e all’integrazione il tuo messaggio alla città in occasione della festa di San Geminiano.
Penso che sia una testimonianza di cosa significhi per i cristiani la “collaborazione leale e critica” con il mondo, di cui parli nel tuo saggio “Il sale e la luce”.
Come ricordi giustamente tu, la storia degli uomini è storia di migrazioni e la nostra identità, che tanto deve al cristianesimo, mette al primo posto l’umanità di ogni essere umano; è scritta nei principi della Costituzione, che noi vogliamo sia rispettata dagli italiani e dagli stranieri.
La paura c’è, lo sappiamo e lo comprendiamo, ma la paura non è la soluzione, come ci ricordi.
Accodarsi alla paura, alimentare la paura, è solo una prova di egoismo e di opportunismo. Nella paura non c’è futuro, oppure c’è un tragico futuro.
L’integrazione è una sfida difficile, per chi arriva e per chi accoglie. I rischi ci sono sempre, e anche gli errori. Ma in questa nostra città ci sono storia, esperienze e valori, che ci permettono di declinare ogni giorno le parole pace, solidarietà, dialogo e incontro, superando la logica dell’emergenza. Se abbiamo fiducia in noi stessi, se sappiamo rispettare i diritti e i doveri sanciti nella nostra Costituzione, possiamo vincere ogni “spaesamento” e vivere in una comunità aperta e sicura. Buon San Geminiano a tutti.
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