L'impegno dei Musei civici di Modena per il 2019 si concentra come sempre, oltre che sull’organizzazione di mostre, sulla ricerca, l'incremento dell'offerta per le scuole e l'estensione della rete di collaborazioni con istituzioni pubbliche e private.
Prima e dopo le mostre si svolge attività di studio, anche in collaborazione con Università italiane ed estere, rafforzando i rapporti e la dialettica tra discipline umanistiche e scientifiche che è parte del Dna dei Musei. In città l’attenzione è ai rapporti con istituti culturali e tante associazioni, culturali e non, con accordi di collaborazione e al fine di attivare e allargare il dialogo con pubblici diversi.
Proseguono le ricerche sulle Terramare modenesi in collaborazione con Sapienza – Università di Roma, con la quale è stata rinnovata la convenzione, con la prospettiva di prossime pubblicazioni ed esposizioni. Nel 2019 si completeranno tre progetti di ricerca multidisciplinari sulle necropoli romane di Mutina in collaborazione col Dipartimento Storia Culture e civiltà dell’Università di Bologna.
È in corso il progetto “Da San Geminiano alla Cattedrale romanica” con l’obiettivo di definire le fasi costruttive della cattedrale tra tardoantico e alto medioevo, in rapporto all'evoluzione ambientale, demografica e urbanistica della città, che coinvolgerà le Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia.
Dopo le ricerche avviate per la mostra “L'idea di un principe. Il funeral teatro di Francesco I d'este”, con un accordo di programma con le Università di Bologna e di Modena e Reggio si approfondirà lo studio della genesi e delle dinamiche che portarono alla trasformazione barocca della chiesa, oggi comunale, di S. Agostino.
Grazie a una convenzione quinquennale, siglata nel novembre 2018, i Musei civici hanno avviato una collaborazione con il prestigioso Centro di conservazione e restauro della Venaria Reale di Torino che consentirà di sviluppare un programma di studio e restauro, comprensivo delle indagini e delle analisi ritenute necessarie, riguardante una selezione di opere appartenenti al patrimonio museale. Le opere selezionate costituiranno “casi di studio” per il corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali gestito dal Centro in collaborazione con l’Università di Torino.
Vista l’esperienza museografica dei Musei Civici, proprietari della raccolta della civiltà contadina di Villa Sorra, il Comune di Bastiglia ha affidato loro la progettazione e la cura del riallestimento del Museo della civiltà contadina. La fase progettuale è avviata, così come il recupero dei materiali danneggiati dall’alluvione del 2014, che avverrà con il contributo degli Amici del Corni.
Prosegue anche l’attività di schedatura digitalizzata del patrimonio dei Musei. Sono già state schedate e risultano consultabili sia dal sito internet dei Musei che dal portale dell’Istituto beni culturali della Regione numerose raccolte; attualmente l’intervento catalografico riguarda il monetiere storico e la raccolta di antichi strumenti scientifici. Si continuerà ad implementare l'archivio gestionale relativo al patrimonio del Museo civico d'Arte (fotografie e grafica).
Il Museo Archeologico in collaborazione col Ced (Centro elaborazione dati del Comune) ha creato un software per la gestione dei reperti conservati nelle sale espositive e nei depositi. Il sistema permette di inserire tutti i dati relativi a un singolo reperto o a un gruppo in associazione a immagini digitali. Il software è collegato alla carta archeologica ed è predisposto per la consultazione on line. Continua, infatti, l’attività dell’Ufficio carta archeologica che collabora attivamente con il Settore Pianificazione urbanistica comunale alla realizzazione del Pug (Piano Urbanistico Generale) attraverso la redazione del quadro conoscitivo dell’intero territorio comunale e dell’area urbana e alla revisione delle carte dei vincoli.
Il Museo civico d'Arte ha avviato studi e ricerche intorno alle opere acquisite nel 2018 grazie ad accordi stipulati anche con privati cittadini: dai burattini del fondo Maletti ai materiali relativi all'intensa attività del caricaturista Umberto Tirelli.
I Musei partecipano abitualmente a convegni su temi legati al patrimonio culturale, ai beni riconosciuti dall’Unesco, alla museografia, all’archeologia e alla storia dell’arte. Per il 2019 è già in programma la partecipazione al convegno internazionale “Vivere la preistoria negli Archaeological Open Air Museums”, promosso da Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria in collaborazione col Museo archeologico e la rete europea Exarc (Experimental archaeology), in occasione di TourismA, Salone dell’Archeologia e turismo culturale (Firenze, 23 febbraio 2019).
Informazioni on line (www.museicivici.modena.it).
I Musei civici di Modena hanno sede al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino. Informazioni on line (www.museicivici.modena.it).
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