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19/12/2019

CITTADINANZA A LILIANA SEGRE/2 - IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Prima dell’approvazione all’unanimità della delibera sono intervenuti alcuni consiglieri

Il conferimento della cittadinanza onoraria di Modena a Liliana Segre, votato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 19 dicembre, è stato accolto con un lungo applauso.

Prima della votazione, sono intervenuti alcuni consiglieri. Giovanni Silingardi, capogruppo del M5s, ha sottolineato che “oggi il Consiglio non si limita a celebrare questa donna che sulla propria pelle ha vissuto la sofferenza, ma dà attuazione a una norma, quella dell’articolo 3 della Costituzione, che riconosce pari dignità a tutti i cittadini, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali. Questo articolo fu votato dalla Costituente dopo grandissime discussioni e, oggi, auspico una votazione unanime di questo Consiglio per affermare senza se e senza ma, in modo unitario, quei valori su cui la nostra comunità deve convivere”.

Antonio Carpentieri, capogruppo del Pd, ha parlato di “delibera molto importante con forti valori simbolici. La cittadinanza onoraria – ha affermato – è un atto straordinario ed eccezionale che va motivato e condividiamo le motivazioni fornite. Questa volta più che mai il conferimento della cittadinanza onoraria diventa un simbolo, per la persona che la riceve, nel momento storico e per i fatti che hanno fatto scattare la molla, e per l’orgoglio che la nostra città, che nel ’45 ha contribuito alla Resistenza, vive nel dargliela. La comunità locale sarà onorata di avere la senatrice Segre come concittadina”.

Camilla Scarpa, capogruppo di Sinistra per Modena, ha espresso “emozione e orgoglio” nel poter votare questa delibera. “la senatrice Segre – ha affermato – è una delle tantissime vittime del nazifascismo, costretta ad abbandonare la sua vita e i suoi affetti molto piccola, e si è sempre impegnata con la sua testimonianza a trasmettere alle nuove generazioni la storia del nostro Paese. Oggi sono ancora forti i problemi di discriminazione e razzismo, ed il fascismo è un crimine da combattere. L’atto della cittadinanza è soprattutto anche questo: la possibilità di dire che Modena è una città democratica”.

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