Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

Tu sei qui: Home / Archivio Stampa / Archivio Comunicati Stampa / 2019 / Maggio / AL LABORATORIO APERTO “VIRTUAL REALITY MOVIE FESTIVAL”

Archivio Stampa

Salta ai contenuti. | Salta alla navigazione

23/05/2019

AL LABORATORIO APERTO “VIRTUAL REALITY MOVIE FESTIVAL”

Proiezioni e incontri con esperti di realtà virtuale all’ex Aem dal 24 al 29 maggio

S’intitola “VRMF Reale Possibile”, la sigla sta per Virtual Reality Movie Festival, e si svolge a Modena da venerdì 24 a mercoledì 29 maggio (dal 27 riservato alle scuole) al Laboratorio Aperto all’ex Aem in viale Buon Pastore 43. È un festival dedicato alla narrazione per immagini in realtà virtuale, con la possibilità di fare esperienza diretta delle nuovissime frontiere aperte dalle tecnologie più avanzate, tra nuove forme di partecipazione, narrazione e relazione con il reale.

Organizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, ETT e MBS – gestori del Laboratorio Aperto – in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities di Unimore, Festival dei Popoli e Gold, il festival è stato presentato ai giornalisti giovedì 23 maggio al Laboratorio Aperto da Ilaria Valoti (Senior Innovation Officer della Fondazione Giacomo Brodolini) Vittorio Iervese (Docente Unimore, Presidente del Festival dei Popoli) e Miranda Manchisi (Project manager di AF&CO). Alla presentazione, in rappresentanza del Comune, anche Giovanni Bertugli, dirigente del servizio Promozione della città e Turismo.

“La realtà virtuale – come spiega Fabio Sgaragli, Head of Innovation Brodolini -sta aprendo strade inesplorate in vari settori, dalla formazione alla comunicazione, dal cinema al teatro. Il VRM Festival è un’occasione che vorremmo estendere sul territorio nazionale, per mostrare l’impatto del digitale sui linguaggi creativi, sulla possibilità di vivere esperienze coinvolgenti e sullo sviluppo di nuove competenze non soltanto di tipo tecnologico. Il Laboratorio, infatti, vuol essere un luogo dove far confluire competenze e riflessioni, dove la crescita culturale e professionale si affianca alla sperimentazione. Dove accedere a nuove tecnologie, formare i giovani sulle nuove competenze, far nascere opportunità d’innovazione trasversale e inclusiva, per cittadini, scuole e imprese”.

Per Vittorio Iervese “si parla di Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR) da molto tempo, eppure pochi hanno un’idea chiara di cosa siano, a cosa possano servire e quali novità stiano introducendo. In questi giorni intendiamo presentare e discutere quelle opere VR che creano una trasformazione nelle narrazioni, mettendo al centro lo spettatore-partecipante, costringendolo a fare scelte e amplificando l’empatia con i soggetti e le storie che raccontano o vivono. Quest’aspetto, cruciale per la comunicazione e le narrazioni contemporanee, sarà il fulcro del Festival, unico nel suo genere, che parte da Modena ma intende andare oltre”.

“Pronti a varcare la soglia di un’altra realtà? – recita il ‘save the date’ lanciato sui social media dagli organizzatori -. Il Laboratorio Aperto di Modena si trasforma in uno spazio dedicato allo storytelling in realtà virtuale e aumentata”.

Per sei giorni, infatti, all’ex Aem sarà possibile esplorare mondi reali o immaginari, riflettere su temi di attualità, vivere una storia a 360 gradi, attraverso brevi opere cinematografiche in realtà virtuale, provenienti da tutto il mondo.

Quali orizzonti e quali opportunità si aprono con il VR, la realtà virtuale, per il racconto del reale? Quante storie possiamo raccontare attraverso i dati? Quali sono le potenzialità del 3D per la formazione? Cosa succede quando il teatro incontra le nuove tecnologie? Il festival proverà a rispondere a queste domande anche con una serie di incontri con professionisti ed esperti del settore in programma venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 maggio. Sabato 25 maggio inoltre, a partire dalle ore 21.00 il pubblico potrà assistere a nuove performance in realtà virtuale, create appositamente da AF&CO, giovane realtà modenese che realizza progettualità in ambito artistico. Dal 27 al 29 maggio invece il Festival sarà riservato alle scuole, con sessioni di approfondimento e confronto. Per prenotazioni: info@luamodena.it.

L’accesso è gratuito, proiezioni dalle 10 alle 18; si può prenotare un’esperienza di visione collettiva scrivendo a info@luamodena.it.

Il Laboratorio Aperto è un luogo di aggregazione e scambio tra realtà del territorio, generazione di idee e opportunità di impresa, che promuove lo sviluppo di prodotti, servizi e ricerca innovativi per la cultura, lo spettacolo e la creatività. Ha sede in un edificio riqualificato dal Comune di Modena grazie al Fondo Europeo di Sviluppo regionale POR FESR 2014-2020, ed è parte della Rete regionale che unisce dieci Laboratori Aperti su varie tematiche (http://www.laboratoriaperti.it/). I soggetti gestori dello spazio sono Fondazione Giacomo Brodolini, ETT e MBS.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.luamodena.it o seguire la pagina Facebook (www.facebook.com/laboratoriourbanoapertomodena.it).

Azioni sul documento