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23/05/2019

LABORATORIO APERTO / 3 – IL PROGRAMMA DEI FILMATI VR

Sette filmati in realtà virtuale e immersivi tra guerra, visioni, musica e ambiente

Sono sette i filmati in realtà virtuale selezionati per essere proiettati, tutti in lingua originale, al Laboratorio Aperto di Modena, all’ex Aem di viale Buon Pastore 43, in occasione di “Vrmf. Virtual reality movie Vestival. Reale Possibile” da venerdì 24 a mercoledì 29 maggio (da lunedì 27 solo per le scuole). Le proiezioni si svolgono dalle 10 alle 18; l’accesso è gratuito; si può prenotare una esperienza di visione collettiva insieme ad altri partecipanti o amici, a info@luamodena.it. Allo stesso indirizzo di posta elettronica devono scrivere le scuole per prenotarsi.

Il Festival è organizzato dai gestori del Laboratorio Aperto di Modena - Fondazione Giacomo Brodolini, ETT e MBS – in collaborazione col Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities di Unimore, con il Festival dei Popoli e Gold.

Il programma propone “Refugees 360 VR documentary”, premiato come miglior film indipendente 360 da Scopic, nel quale, senza indizi della fine della guerra in Siria, la gente continua a fuggire mentre i rifugiati nei paesi vicini perdono la speranza di tornare a casa. “Drumpossibile”, di Omar Rashid, vede il batterista Fabio Vitiello usare il super potere della realtà virtuale per potenziare le sue capacità e chiamare a raccolta i suoi cloni, realizzando un brano inedito che mostra nuovi modi di concepire l’arte, la musica e, per estensione, la realtà stessa. “Anote’s Ark”, film documentario canadese del 2018, diretto da Matthieu Rytz, è incentrato sul tema dell’impatto del cambiamento climatico sulla nazione insulare di Kiribati, che sarà uno dei primi Paesi al mondo a scomparire completamente sott’acqua in caso di un innalzamento del livello del mare. “Chromatica”, di Flavio Costa, è un viaggio all’interno dei colori: dalla loro assenza fino alla loro rivelazione, dal nero al bianco attraversando con gli occhi di una ragazza l’intero spettro del visibile. Per lo spettatore un’esperienza sensoriale tridimensionale grazie alla tecnologia della realtà virtuale.

“Half life VR Short Version”, di Robert Connor, è invece un cortometraggio in realtà virtuale, coproduzione dell’Opera Reale svedese e dei Robert & Robert Studios, che coglie lo spirito immersivo dell’opera del coreografo Sharon Eyal eseguita dal Balletto Reale svedese. Particolarmente suggestivo è anche “Out of the blue”, di Sophie Ansel, che racconta la storia di Cabo Pulmo, un luogo descritto da Jacques Cousteau come “Acquario del Mondo”, fino a quando anni di pesca eccessiva uccisero la barriera corallina e spinsero le specie autoctone sull’orlo dell’estinzione. La famiglia di pescatori di Cabo Pulmo prese una decisione drammatica e rivoluzionaria, sacrificando la fonte di cibo e di reddito per salvare la barriera corallina vietando la pesca nelle proprie acque per incoraggiare la rigenerazione dell’ecosistema marino, che ha avuto una rinascita sorprendente: squali, tartarughe, razze, cernie e altri animali marini sono tornati nella barriera.

“Sun Ladies”, di Christian Stephen e Celine Tricart, è uno sguardo approfondito sul viaggio personale della leader delle Sun Ladies, Xate Singali. Da cantante famosa in Kurdistan a soldato in prima linea per fermare la violenza contro la sua gente. Il pubblico si troverà di fronte alla domanda “Cosa faresti di fronte alla violenza disumana contro coloro che ami?”.

Il Laboratorio Aperto è un luogo di aggregazione e scambio tra realtà del territorio, generazione di idee e opportunità di impresa, che promuove lo sviluppo di prodotti, servizi e ricerca innovativi per la cultura, lo spettacolo e la creatività. Ha sede in un edificio riqualificato dal Comune di Modena grazie al Fondo Europeo di Sviluppo regionale POR FESR 2014-2020, ed è parte della Rete regionale che unisce dieci Laboratori Aperti su varie tematiche (http://www.laboratoriaperti.it/). I soggetti gestori dello spazio sono Fondazione Giacomo Brodolini, ETT e MBS.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.luamodena.it o seguire la pagina su Facebook (www.facebook.com/laboratoriourbanoapertomodena.it).

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