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29/02/2020

GIGETTO / 2 – IL DIBATTITO SULLA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Gli interventi dei consiglieri prima dell’approvazione dei quattro ordini del giorno

Nel dibattito che ha preceduto l’approvazione dei quattro ordini del giorno per la promozione della mobilità sostenibile, il consigliere Alberto Bosi, che ha presentato i due emendamenti proposti dal gruppo Lega Modena, ha considerato positiva la proposta di potenziare e rendere più attrattiva la linea Modena-Sassuolo, ribadendo la richiesta di realizzare i sottopassi al posto dei passaggi a livello in modo da diminuire l’impatto sulla città. Intervenendo sulle piste ciclabili, Giovanni Bertoldi ha affermato che “l’Amministrazione si è preoccupata solo di collezionare chilometri con un obiettivo quantitativo più che qualitativo. Occorre invece cambiare pagina e passare a una progettazione più moderna, come quella del nord Europa, per fare in modo che, dove ci sono, le piste ciclabili vengano usate”.

Per Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, Elisa Rossini ha sostenuto, anche attraverso la presentazione degli emendamenti, che le azioni realizzate finora per la mobilità sostenibile “come è evidente anche dal contenuto degli ordini del giorno, non sono state efficaci”. Apprezzando, comunque, il “percorso migliorativo prospettato per la città con il contributo di tutti”, la consigliera ha affermato che “per rendere i servizi di mobilità sostenibili nel lungo periodo, bisognerebbe mettere lo stesso impegno per contrastare la denatalità”.

Katia Parisi (Modena civica) ha sottolineato che la Modena-Sassuolo, “sebbene non brilli per efficienza”, è un punto di riferimento per molti pendolari e va quindi resa più efficiente. “L’Amministrazione perciò deve agire con la Regione per modernizzare la tratta e farla diventare uno dei perni della mobilità cittadina”.

Per Lucia Connola (Pd) gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento richiedono di “ragionare in modo completamente diverso sulla mobilità, puntando sulla multimodalità del trasporto pubblico per ottenere una mobilità più sostenibile e smart”. È un risultato che richiede anche un cambiamento nei comportamenti e per questo, secondo la consigliera, è fondamentale la sensibilizzazione dei cittadini.

Secondo Federico Trianni (Sinistra per Modena) la mobilità sostenibile ha ovvie ricadute positive sull’ambiente ma anche sulla salute delle persone, perché incentiva l’attività fisica e “conviene anche economicamente”. Bene, quindi, tutte le iniziative e i progetti per incentivare l’utilizzo della bicicletta anche perché le infrastrutture ciclabili e i servizi previsti nel Pums “hanno un costo e bisogna scongiurare il rischio che non siano utilizzati”. Per Vincenzo Walter Stella, gli ordini del giorno integrano e sostengono le proposte per la tutela dell’ambiente e la mobilità sostenibile contenute ovviamente nel Pums ma anche nel Pug in corso di redazione. Il consigliere si è soffermato in particolare sulla proposta di valorizzazione del percorso ciclabile EuroVelo7, invitando a fare in modo che il Comune di Modena “abbia voce in capitolo perché in futuro quel percorso sarà importante sia per il turismo che dal punto di vista ambientale”.

Per il Movimento 5 stelle, Giovanni Silingardi ha affermato che, con l’approvazione degli ordini del giorno, il Consiglio “può lanciare una prospettiva per la città per quanto riguarda una mobilità sostenibile che è non è più rimandabile”. Il consigliere ha quindi evidenziato gli elementi per rilanciare la linea Modena-Sassuolo: aumento delle fermate soprattutto nei quartieri a più alta densità abitativa presenti sulla tratta; soluzioni alternative agli attraversamenti con passaggio a livello; aumento della frequenza delle corse, oltre all’opportunità di far proseguire la linea sul vecchio tracciato della Diagonale, “rendendola davvero la dorsale di un trasporto pubblico locale”.

Per Paola Aime (Verdi), documenti come questi sulla mobilità sostenibile contribuiscono ad avviare “un cambio di paradigma e di percezione. Pensiamo che tra i nostri bisogni ci sia usare l’auto e andare veloci. Oggi proviamo a cambiare prospettiva e a cominciare a pensare a una situazione in cui è l’auto l’intralcio”.  

Per il Pd, Diego Lenzini ha ribadito che per far diventare la Modena-Sassuolo la “spina dorsale del trasporto pubblico in città” è necessario riprogettarla, ma per farlo “è necessario che la Regione ci metta la testa più di quanto ha fatto finora, perché l’infrastruttura è regionale”. Il Comune, ha proseguito il consigliere, ha fatto la sua parte trovando i fondi per un progetto di fattibilità, “ma non può proseguire da solo”. Sulla mobilità dolce, Lenzini ha ribadito ancora una volta che oggi le esigenze sono cambiate “e le nostre ciclabili devono adeguarsi, diventando più veloci e competitive con l’auto privata”.

Chiudendo il dibattito, l’assessora all’Ambiente e mobilità sostenibile Alessandra Filippi ha ringraziato tutti i consiglieri per la “sostanziale condivisione sulla direzione da intraprendere, che è la stessa che abbiamo tracciato nel Pums. Non sarà una sfida facile e per affrontarla dobbiamo coinvolgere gli altri Comuni interessati e soprattutto la Regione, presentandoci con una voce unitaria”.

 

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