I percorsi per le nomine negli enti partecipati sono sempre trasparenti. Sul sito del Comune di Modena, nella sezione dedicata agli organismi partecipati, sono pubblicate tutte le informazioni relative o ogni ente, società, azienda, fondazione nei quali l’Amministrazione abbia una partecipazione: dagli statuti all’elenco dei soci agli oneri a carico del Comune. Nella stessa sezione, oltre agli avvisi per presentare le candidature, si trova anche una tabella riepilogativa con l’elenco degli enti nei quali il Comune ha diritto di nominare e designare propri rappresentanti comprensivo dei nomi dei soggetti attualmente in carica, dei loro curriculum, dei provvedimenti di nomina e dell’entità dei compensi, dove questi siano previsti.
Lo ha ricordato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che giovedì 27 febbraio ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione sul tema presentata da Enrica Manenti per il Movimento 5 stelle, sottolineando anche che di ogni nomina e designazione effettuata viene sempre data comunicazione al Consiglio, “non solo come atto dovuto o cortesia istituzionale, ma come un momento politico in cui il sindaco esplicita la propria facoltà di scelta e se ne assume la responsabilità”.
Entrando nel dettaglio dei quesiti posti dall’interrogazione, il sindaco ha specificato che, sulla base degli indirizzi approvati dal Consiglio comunale con la delibera n. 68 del 2015, alla quale fa riferimento anche l’interrogante, si effettuano controlli preventivi sugli enti partecipati dal Comune per evitare il cumulo di cariche in capo alla stessa persona, di norma non consentito. I dipendenti comunali nominati nel Consiglio di amministrazione di alcuni enti partecipati sono tre e, ovviamente, non percepiscono alcun compenso. Da quando è esecutiva la delibera, il sindaco si è avvalso della possibilità di effettuare nomine al di fuori delle candidature presentate per la nomina di un componente nei Cda delle fondazioni Collegio San Carlo, Ert e Mario Del Monte e nel consorzio ForModena: le scelte sono state giustificare dalla necessità di preservare l’equilibrio di genere oppure dall’assenza di candidature e sono sempre state motivate nel comunicarle al Consiglio comunale.
Rispetto alle forme in cui si sollecitano e selezionano le autocandidature dei cittadini, Muzzarelli ha precisato che all’avviso pubblico che invita a presentare le candidature viene data la massima pubblicità, attraverso invii mirati ai soggetti che possono presentare proposte di candidatura, la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune e all’Albo pretorio, la comunicazione agli organi di informazione.
Nella replica, la consigliera Manenti, ringraziando il sindaco per la risposta “puntuale ed esaustiva”, ha sottolineato che “se l’Amministrazione pensa che la partecipazione dei cittadini alla vita della città sia utile, può essere interessante coinvolgerli anche nella scelta delle nomine. Sarebbe un salto in avanti a livello di partecipazione raccogliere attraverso un bando sempre aperto le disponibilità dei cittadini a partecipare alla vita di questi organismi. Si formerebbe così un elenco di cittadini in possesso dei requisiti, normalmente di carattere generale, da cui attingere in caso di designazioni”.
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