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14/12/2021

BUS/2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO SUL SERVIZIO PER GLI STUDENTI

Diversi i consiglieri intervenuti in occasione delle interrogazioni sul trasporto pubblico

Sono diversi i consiglieri intervenuti sul tema del trasporto pubblico per studenti oggetto di due interrogazioni trattate congiuntamente e trasformate in interpellanze.

Aprendo il dibattito per Lega Modena, Barbara Moretti ha suggerito, visto “l’elevato numero di famiglie che hanno scelto di non vaccinare i loro figli maggiori di 12 anni”, di garantire “il tampone gratuito per i minori e per l’utilizzo del bus in ambito scolastico, assicurando almeno due tamponi gratis la settimana”. In questo modo sarebbe garantito “un servizio insostituibile come il trasporto pubblico”, contemperando anche all’esigenza di “tutelare la salute pubblica”. Giovanni Bertoldi, alla luce della situazione di attuale emergenza, ha fatto presente che “valutare per un periodo limitato un potenziamento del trasporto privato non rappresenta una scelta sbagliata”. Ridurre la quantità di persone all’interno di un bus, infatti, significa anche “sostenere le famiglie che devono necessariamente rivolgersi al tpl perché non hanno la possibilità di accompagnare i bambini in auto a scuola: vuol dire dare maggiore sicurezza a tutti”.

Antonio Baldini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha messo l’accento sulla “confusione” tra il governo centrale e quello locale: “Sul territorio si favorisce il tpl”, mentre a Roma “la direzione è inversa, per via del vincolo costituito dal Green pass imposto per salire sui bus”. Il consigliere ha condiviso l’appello del coordinamento dei presidenti di Consigli d’istituto della regione secondo cui “la fascia d’età dei bambini dai 12 anni non deve essere soggetta alla certificazione verde per usare il tpl”.

Per il Pd, Lucia Connola ha sottolineato come la proposta di incentivare il trasporto privato a discapito di quello pubblico sia “illogica”, dal momento che in questo modo “rischieremmo di rendere vana la recente azione volta a aumentare gli autobus, con uno sforzo di ingaggio messo in campo delle aziende di trasporto che hanno coinvolto soggetti privati”, oltre ad avere ricadute sul traffico. La consigliera ha aggiunto, poi, che “i mezzi pubblici non sono certo il primo luogo di sviluppo dei contagi”. Anche per Antonio Carpentieri non è necessario incentivare l’utilizzo dei mezzi privati: “Basta avvicinarsi ai poli scolastici per notare la quantità di persone che, pur legittimamente, scelgono di ritirare i figli da scuola con mezzi propri. Questo accadeva anche prima dell’applicazione del Green pass”. La certificazione verde, ha rilevato, “è utile sui mezzi pubblici non solo per tutelare gli studenti ma anche altre categorie come gli anziani e le persone fragili”.

In replica, la consigliera Elisa Rossini ha ribadito che l’ipotesi di sostenere il trasporto privato “favorisce il diritto allo studio, perché contribuisce a superare le limitazioni dovuta all’introduzione del Green pass per accedere al tpl”. La consigliera ha anche sottolineato che le scelte politiche “non sono funzionali a garantire questo diritto perché, come è stato annunciato di recente, si mira a introdurre linee notturne, anziché a potenziare la disponibilità dei mezzi per gli studenti”.

La consigliera Beatrice De Maio, nella sua replica, ha invece rinnovato i dubbi sulle verifiche delle capienze all’interno dei bus: “Mi risultano casi – ha affermato – di autisti costretti verificare la capienza dei mezzi, quando invece dovrebbero dedicarsi soltanto alla guida”. La consigliera si è detta “non soddisfatta” della risposta dell’assessore e ha auspicato “provvedimenti che vadano anche nella direzione di superare le criticità legate agli orari di lavoro e agli stipendi degli operatori”.

In chiusura di dibattito l’assessora Alessandra Filippi ha sottolineato “il grande sforzo degli attori sul territorio, coordinati dalla Prefettura, per organizzare e garantire nel migliore dei modi il trasporto pubblico locale con il coinvolgimento di vettori privati per aumentare le corse e con la presenza di operatori a terra, nei punti di maggiore affluenza, per indirizzare gli studenti verso le corse aggiuntive”.

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