Le quattro interrogazioni sull’azienda Hombre sono state trasformate in interpellanze.
Aprendo gli interventi Paola Aime (Verdi) ha messo l’accento sulla necessità di tutelare contemporaneamente l’ambiente e il territorio, “che qui è particolarmente vulnerabile”, la salute degli esseri umani e quella degli animali, per affermare che “la transizione ecologica è realizzabile ma solo ragionando globalmente, su aree vaste, integrando più a fondo urbanistica, ambiente, welfare e con un nuovo protagonismo della politica, che deve impegnarsi ancora di più a portare un temperamento sulla scala della tutela ambientale. Perché – ha proseguito – a volte le singole procedure, di per sé corrette, una volta sommate rischiano di creare un effetto negativo sul processo globale di tutela del territorio”.
Stefano Prampolini (Lega Modena) si è dichiarato a favore del progetto di Hombre, sottolineando che si parla di un’azienda biologica che produce un’eccellenza come il Parmigiano, “e non di un’acciaieria, come poteva sembrare da una narrazione pubblica emozionale ed espressione della sindrome Nimby. L’area dove si trova Hombre è piena di cave e noi stiamo qui a discutere perché aumenterà le costruzioni per 45 mila metri quadri su una superficie aziendale di oltre 4 milioni di metri quadri. Neanche con la maggiore fantasia – ha proseguito – si può parlare di un allevamento intensivo. Si tratta, invece, dell’ottimizzazione del sistema di produzione, necessario anche per sostenere i grandi investimenti a favore del benessere animale. Sarà una delle aziende migliori che avremo in Italia”.
In replica, Stefano Manicardi (Pd) ha giudicato positivo che la Conferenza dei servizi “abbia accolto le legittime perplessità espresse da chi il territorio lo vive. È giusto discutere in Consiglio di un tema che impatta sulla realtà modenese e resteremo in attesa di sapere come si svilupperà il progetto, anche attraverso gli approfondimenti in Commissione”.
Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha affermato che la priorità “è l’interesse pubblico collettivo, nell’ambito del quale l’interesse ambientale non si contrappone a quello economico e dei privati. È compito dell’Amministrazione tenerli insieme nel modo più completo possibile e mi sembra che ci sia spazio per proposte migliorative, anche di carattere tecnico, che coniughino entrambi gli aspetti”. Importante, ha aggiunto, “è coinvolgere il più possibile i residenti, sapendo però che la responsabilità delle decisioni è degli amministratori e che non tutti potranno essere contenti”.
Giovanni Bertoldi (Lega Modena) si è dichiarato “soddisfatto della risposta”, affermando che “nessuno vuole mettere in discussione le nostre eccellenze alimentari e nessuno è contro la crescita produttiva ed economica. Per una crescita armonica della città, però, è giusto fare le valutazioni del caso e le interrogazioni di oggi ci hanno permesso di chiarire tanti dubbi”.
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