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20/05/2021

COMMERCIO / 2 – UN DECALOGO SULLE BUONE PRATICHE

L’opuscolo informativo distribuito dalla Polizia locale agli esercizi di vicinato: dal rispetto delle misure anti-Covid e alle normative sulla vendita dei prodotti

Assicurare il rispetto delle prescrizioni sul distanziamento sociale e rimuovere i rifiuti abbandonati dai clienti, ma anche organizzare adeguatamente sugli scaffali la merce in commercio e somministrare o vendere bevande alcoliche soltanto negli orari consentiti. Sono solo alcune delle indicazioni contenute nel decalogo informativo in distribuzione in questi giorni agli esercizi di vicinato, alimentari e misti, da parte della Polizia locale di Modena. Gli operatori del Comando di via Galilei hanno avviato, infatti, un’iniziativa finalizzata a sensibilizzare sui corretti comportamenti da mantenere all’interno e all’esterno dei negozi, anche con l’obiettivo di limitare la diffusione dei contagi, e a richiamare all’osservanza delle normative che disciplinano il commercio, oltre che di polizia urbana.

Nell’opuscolo sono riportate sinteticamente le principali regole a cui attenersi, in particolare in relazione a temi come le misure di sicurezza anti-Coronavirus, la vendita di prodotti alimentari e bevande alcoliche, gli orari di apertura, le norme sul consumo della merce da parte dei clienti e la pulizia e il decoro delle zone di pertinenza dell’attività. Inoltre, sono indicati anche i riferimenti normativi e le sanzioni, amministrative e penali, in cui si può incorrere in caso di violazione. Nelle voci riservate alla vendita di alcolici è sottolineato, per esempio, il divieto di commerciare bevande di questo tipo dalle 24 alle 6: il mancato rispetto della prescrizione comporta per gli esercenti una sanzione di quasi 7mila euro; mentre, più in generale, la vendita di alcolici a minori di 16 anni fa scattare una denuncia.

L’informazione per i clienti è centrale nel decalogo: si spiega, infatti, che le attività commerciali devono esporre i cartelli che illustrano le sanzioni previste per chi disturba la quiete pubblica, viola le norme igieniche o consuma bevande alcoliche all’esterno dei locali e degli spazi di pertinenza; e si precisa che le violazioni di tipo informativo in merito alla scadenza dei prodotti deperibili, ovvero l’assenza dei corretti riferimenti sulla merce, possono essere punite con verbali da 6mila a 10mila euro.

Agli esercenti è ricordata pure l’importanza della collaborazione a cui sono chiamati contro possibili situazioni di disturbo della tranquillità pubblica, col fine di evitare che i clienti creino disagi ai residenti; allo stesso tempo, sul fronte del decoro urbano, nell'opuscolo si afferma che “all’orario di chiusura dell’esercizio, l’area antistante l’attività deve risultare perfettamente pulita” e perciò occorre provvedere alla rimozione di rifiuti “senza arrecare disturbo al riposto delle persone dalle 23 alle 6”.

Infine, nella sezione dedicata al Covid è citata anche l’ordinanza comunale che obbliga gli esercizi di vicinato e i distributori automatici situati nell’area del centro storico, delimitata dalle mura, a rimanere chiusi dalle 21 alle 5 del giorno successivo; l’obiettivo del provvedimento è evitare che il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico dia luogo ad assembramenti soprattutto in orario notturno quando il centro storico, per effetto delle limitazioni in atto, è scarsamente frequentato.

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