Le banche etiche europee sono più redditizie della media delle banche tradizionali e sono pioniere nella misurazione e nella riduzione dell’impatto sul clima. Il dato emerge dal “Quinto rapporto sulla finanza etica in Europa” che sarà presentato in anteprima nazionale nell’ambito del Festivalori venerdì 21 ottobre alle 18 in Galleria Europa in Piazza Grande.
Il rapporto, pubblicato dal Gruppo Banca Etica in collaborazione con Febea, la Federazione europea delle banche e dei finanziatori etici e alternativi, mette a confronto i principali dati finanziari delle 24 banche etiche europee con quelli dell’aggregato di circa 4.500 banche operanti nell’Eurozona, sulla base dei dati forniti dalla Banca Centrale Europea.
All’incontro, intitolato “Banche etiche e banche tradizionali: due modelli a confronto”, intervengono Barbara Setti di Fondazione Finanza Etica, coautrice del rapporto; Patrizia Toia, europarlamentare, vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia; Stefano Cosa, docente di Economia degli intermediari finanziari di UniMoRe; le conclusioni sono affidate ad Anna Fasano, presidente di Banca Etica. Modera Andrea Barolini, direttore di Valori.it.
Come emerge dallo studio, nei dieci anni fino al 2020, le banche etiche sono state mediamente due volte più redditizie rispetto a quelle tradizionali, con depositi che nel 2020, nel corso della pandemia, sono cresciuti di oltre il 15% rispetto al 2019. Le banche etiche analizzate nel rapporto finanziano esclusivamente progetti con impatti sociali e ambientali positivi e sono strutturalmente diverse dalle banche tradizionali. Utilizzano, infatti, un approccio bancario che si basa sulla relazione con i clienti sia per il credito sia per la raccolta di risparmio e si focalizzano sull’economia reale, mentre le banche mainstream sono molto più dedite alle attività finanziarie (investimenti in titoli, servizi finanziari, ecc.).
Nel 2020, i prestiti a persone e imprese rappresentavano in media il 72,98% delle attività totali per le banche etiche, ma solo il 36,96% per il sistema bancario europeo. Come mostra il rapporto, le banche etiche sono all’avanguardia anche nella misurazione delle emissioni di CO2 generate indirettamente dai loro prestiti.
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