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26/10/2022

ACCOGLIENZA SCOLASTICA DEI MINORI UCRAINI, OK A ODG

Sì del Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 20 ottobre, alla mozione presentata dalla consigliera Di Padova (Pd) per l’integrazione di chi fugge dalla guerra

Sostenere i Comuni che, come Modena, accolgono i minori ucraini in fuga dalla guerra e fornire alle scuole le risorse necessarie a garantire il loro inserimento. È il principale obiettivo dell’ordine del giorno proposto dal Pd e approvato dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 20 ottobre. Il documento ha ottenuto il voto a favore anche di Sinistra per Modena, Europa Verde-Verdi, Modena civica, Movimento 5 stelle. Astenuti Lega Modena, Gruppo indipendente per Modena, Modena sociale, Fratelli d’Italia, Forza Italia.

Illustrato da Federica Di Padova, il documento invita l’amministrazione a sollecitare il Governo affinché aumenti l’organico scolastico di potenziamento per l’insegnamento dell’italiano, “in considerazione delle incrementate esigenze di alfabetizzazione degli studenti neo arrivati dall’Ucraina come da altre zone di guerra”. Chiede inoltre di continuare a informare le scuole sui servizi e gli strumenti a supporto delle famiglie e delle attività didattiche, a incentivare le scuole nella costruzione di collaborazioni con il terzo settore e ad accompagnarle nella gestione dei finanziamenti, dal Pnrr e dai Pon, per la lotta alla dispersione scolastica e a favore dell’inclusione. Invita, infine, ad applicare questi principi di inclusione a tutti gli studenti stranieri in fuga da Paesi in guerra.

Aprendo il dibattito, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha ripercorso i diversi provvedimenti ministeriali per l’accoglienza degli studenti stranieri, l’ultimo dei quali dedicato proprio agli studenti ucraini, affermando che “quanto chiesto dalla mozione per buona parte rientra nelle azioni già previste e, quindi, non è il caso di gravare il governo di ulteriori richieste”.

Anche per Giovanni Bertoldi (Lega Modena), l’ordine del giorno è “pleonastico. La scuola italiana ha già fatto molto per l’inserimento degli studenti stranieri”. Il consigliere si è detto perplesso sull’utilizzo dei fondi del Pnrr per progetti di inserimento: “Dovrebbero essere investiti a favore delle prossime generazioni, mentre i profughi torneranno nel loro paese a guerra finita”.

Sottolineando che l’intento della mozione è “integrare al meglio le azioni del governo con quelle che il Comune sta già facendo a favore dell’inserimento scolastico”, Vittorio Reggiani (Pd) ha affermato l’importanza della collaborazione con il terzo settore per i corsi di alfabetizzazione “che, purtroppo, spesso sono ridotti e che, invece, sono fondamentali per l’integrazione”. Federica Di Padova ha ribadito che l’ordine del giorno invita il Comune ad assumere un ruolo di coordinamento “nel sostenere le scuole maggiormente coinvolte dall’emergenza dei minori che fuggono dalla guerra e che si aggiunge ai problemi enormi che le scuole devono già affrontare”. Per Alberto Bignardi la difficoltà a imparare la lingua “rallenta l’apprendimento degli studenti stranieri. È necessario, dunque, sostenere l’integrazione con un maggior numero di mediatori culturali e con strumenti a sostegno degli insegnanti”.

Dopo aver affermato che “è giusto aumentare il sostegno all’integrazione scolastica dei profughi”, Beatrice De Maio (Modena sociale) ha affermato che bisognerebbe utilizzare a questo scopo “i soldi spesi, invece, per inviare armi all’Ucraina, in spregio alla Costituzione e con l’effetto di prolungare le sofferenze del popolo ucraino”.

Secondo Camilla Scarpa (Sinistra per Modena) la scuola dovrebbe essere “il punto di partenza per appianare le disuguaglianze socioeconomiche, ma purtroppo non è così. È fondamentale però dare una risposta ai minori che fuggono dalla guerra sul fronte dell’istruzione e del pieno inserimento nel sistema scolastico”.

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