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20/10/2022

FESTIVALORI, INSTALLAZIONE SULLA MINACCIA NUCLEARE

L’inaugurazione venerdì 21 ottobre, alle 17, al Nuovo Diurno di piazza Mazzini. Allestita nell’ambito del primo festival sulla finanza etica che prosegue fino a domenica

Quante armi nucleari ci sono ancora al mondo? Chi le detiene? Quanto costano? E chi le finanzia? E soprattutto cosa si può fare per arrestare la minaccia nucleare? A questi interrogativi prova a dare una risposta l’installazione allestita al Nuovo Diurno di piazza Mazzini e che sarà inaugurata venerdì 21 ottobre, alle 17. La mostra fa parte del “FestiValori”, il primo festival dedicato alla finanza etica che si svolge da venerdì 21 a domenica 23 ottobre (www.festivalori.it), promosso insieme a Banca Etica e Fondazione di Modena, con il patrocinio di Comune di Modena e Regione Emilia-Romagna.

Il percorso di approfondimento al Diurno, realizzato in collaborazione con Rete Pace e Disarmo e SenzAtomica, è stata presentato in anteprima ai giornalisti questa mattina alla presenza del vicesindaco di Modena, Gianpietro Cavazza, del direttore di Valori.it, Andrea Barolini, e della curatrice del programma FestiValori, Claudia Vago.

La mostra parte dai numeri: nel 2021, i nove Stati possessori di armi nucleari hanno speso 82,4 miliardi di dollari per queste armi, più di 156mila dollari al minuto, con un aumento in termini reali di 6,5 miliardi di dollari dal 2020. Ogni anno l’Italia spende tra i 50 e i 70 milioni di euro per il mantenimento della “capacità non convenzionale” (o capacità nucleare), che riguarda la gestione minimale della base militare di Ghedi, in Lombardia. La spesa annua per il mantenimento della capacità italiana di poter eventualmente utilizzare testate nucleari si è collocata tra i 120 e i 150 milioni di euro l’anno.

Un ruolo fondamentale nella lotta al riarmo lo ricoprono le banche. Nel 2021, 127 istituti finanziari hanno smesso di investire in aziende che producono armi nucleari, per un valore di 31 miliardi di dollari. A questo si devono aggiungere le diverse campagne tra cui “Italia, ripensaci”, nata a ottobre 2016 in occasione del voto nel Primo Comitato dell’Assemblea generale dell’Onu sulla risoluzione che chiedeva all’Assemblea Generale di approvare una conferenza di Stati per adottare uno strumento giuridicamente vincolante che prevedesse la messa al bando e lo smantellamento delle armi nucleari. L’Italia votò contro.

Tra gli eventi collaterali di FestiValori anche la mostra allestita in vicolo Squallore “Capire la finanza e cosa non va in 10 parole” ideata per comprendere dove nascono le crisi che tutti noi paghiamo e cosa possiamo fare per costruire un mondo diverso.

Il programma della tre giorni del “FestiValori” prevede 16 eventi in otto diversi luoghi della città, con la partecipazione di oltre trenta ospiti, tra i quali il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, il ministro uscente delle Infrastrutture e Mobilità sostenibile Enrico Giovannini, la presidente di Banca Etica Anna Fasano, l’attivista di Friday For Future Sofia Pasotto, il sindaco di Verona Damiano Tommasi insieme all’ex presidente di CoViSoc Cesare Bisoni, il conduttore radiofonico Massimo Cirri, l’attore del Terzo Segreto di Satira Marco Ripoldi e molti altri esperti e analisti.

Nel corso di FestiValori verrà presentato in anteprima nazionale il Rapporto sulla finanza etica in Europa. Nella giornata conclusiva sono previsti il pranzo con dibattito “Il gusto della sostenibilità”, la tavola rotonda “Il calcio dei palloni gonfiati” e la presentazione del libro “Consumi o scegli?” sul commercio equosolidale.

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