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28/02/2022

TOPONOMASTICA / 2 – UN PROGETTO CON GLI STUDENTI SUPERIORI

“Perché lo dico io!” è il percorso di riflessione con Corni, Muratori, Fermi che ha portato a candidare intitolazioni a Marsha Johnson, Antonio Ferrari e all’Uguaglianza

Antonio Ferrari, studente e partigiano, fucilato a 19 anni; Marsha Johnson, nera e transgender, attivista per i diritti Lgbt negli anni ’70 del Novecento, e l’Uguaglianza sono le tre candidature per altrettante intitolazioni di strade proposte dagli studenti delle quinte degli istituti Corni, Muratori e Fermi che nello scorso anno scolastico (2020-2021) hanno partecipato a “Perché lo dico io!”, il percorso di educazione alla cittadinanza coordinato da Comitato per la storia e del memorie del Comune di Modena, Istituto storico di Modena, Centro documentazione donna e Fem in collaborazione con la commissione Toponomastica del Comune.

I risultati del percorso e le tre candidature sono stati presentati nel corso della riunione della commissione Toponomastica che si è svolta il 15 febbraio, alla quale oltre al presidente Andrea Bosi e al presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi hanno partecipato anche il vicesindaco Gianpietro Cavazza e l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi.

Il compito di raccontare il progetto è stato affidato a Edoardo Bandieri e Andrea De Luca, che si sono diplomati al Fermi lo scorso anno, coordinati da Francesca Negri dell’Istituto storico. Come hanno spiegato i ragazzi, l’obiettivo del progetto era riflettere sugli elementi simbolici che popolano gli spazi urbani e sul fatto che rappresentano proposte culturali e valoriali precise, funzionali alla costruzione di processi identitari, con l’obiettivo di acquisire strumenti utili all’analisi critica sia della comunicazione politica sia delle modalità di costruzione del consenso del passato e di oggi. Il lavoro è partito, dunque, dall’analisi dei linguaggi utilizzati da personaggi pubblici del presente e del passato con attenzione particolare al linguaggio assertivo, molto usato in epoca fascista, ma non solo.

Di seguito, gli studenti divisi in gruppi hanno esaminato l’evoluzione toponomastica di alcuni luoghi di Modena, per esempio piazza Matteotti che fino al 1936 era piazza Cesare Augusto per poi trasformarsi, in piena epoca coloniale, in piazza dell’Impero e diventare, infine, nel 1949 piazza Matteotti, come segnale di distacco dal ventennio precedente.

Una volta ragionato sul passato e sul presente, ai ragazzi è stato chiesto di ragionare anche sul futuro attraverso un esercizio di cittadinanza attiva, facendosi sostenitori, attraverso un processo democratico di confronto, di una candidatura per intitolare una via, una piazza o uno spazio verde, motivando la scelta.

Le tre candidature presentate alla commissione Toponomastica, che le ha assunte e inserite nella graduatoria delle prossime intitolazioni, sono state, appunto, quelle di Antonio Ferrari, che, ancora studente, dopo l’8 settembre 1943 si unì ai partigiani e morì fucilato dai nazisti nel 1944, e di Marsha Johnson, statunitense, attivista per i diritti divenuta famosa nel 1969 durante i moti di Stonewall scoppiati in seguito alle retate e ai pestaggi a sfondo razziale e omofobo della polizia nel locale noto, appunto, come Stonewall Inn. L’ultima proposta riguarda, infine, la dedica di una strada all’Uguaglianza.

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