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29/04/2022

ILLUMINAZIONE PUBBLICA / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Gli interventi dei consiglieri prima dell’approvazione della delibera

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato l’estensione del contratto di servizio per la gestione della rete dell’illuminazione pubblica affidata a Hera Luce, in modo da realizzare il progetto “Modena full led” e consentire il completamento del passaggio a led di tutti i punti luce cittadini. Prima dell’approvazione della delibera sono intervenuti diversi consiglieri.

Aprendo il dibattito, Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha dichiarato il voto a favore, poiché l’investimento “è in linea con gli obiettivi dell’efficientamento energetico e, all’esito del contratto, la città ne avrà un beneficio”. Il consigliere ha anche rilevato, però, che il vecchio contratto di servizio “non prevedeva aspetti essenziali aggiunti in questo, come per esempio le penali. Ci auguriamo, quindi, che il modello per il futuro sia il contratto migliorato”.

Per Lega Modena, Giovanni Bertoldi ha affermato che “il prolungamento è un espediente per dare a Hera il monopolio del servizio”. Ricordando che solo una minima parte dei pali è oggi di proprietà del Comune, ha aggiunto che “questo condizionerà la gara che si dovrà tenere tra quattro anni perché chi possiede la rete è in vantaggio sugli altri concorrenti. L’auspicio è che il Comune torni proprietario delle reti”. E Stefano Prampolini ha sottolineato che “Hera è una società privata che cerca di massimizzare i profitti, come si è visto dagli aumenti delle bollette. Dobbiamo sempre aver chiaro che, anche quando fa degli investimenti, Hera ci sta guadagnando non facendo una benemerenza”.

Per il Pd, Diego Lenzini ha ricordato che un maggior efficientamento energetico e il miglioramento della sostenibilità ambientale erano stati richiesti anche dall’assemblea consiliare attraverso l’approvazione di ordini del giorno. Il consigliere ha ribadito, quindi, che sarà il gestore Hera Luce a farsi carico degli investimenti necessari, “una modalità che l’amministrazione ha adottato per poter investire sull’ambiente e risparmiare in costi energetici”. Antonio Carpentieri ha osservato che l’estensione del contratto di servizio avviene nell’ambito della convenzione che assegna comunque a Hera Luce la gestione dell’illuminazione pubblica fino al 2027. “Le alternative quindi erano lasciar scadere il contratto nel 2023 e non fare nessun tipo di miglioramento o, appunto, estendere il contratto negoziando investimenti per l’efficientamento per ottenere benefici ambientali ed economici”.  

Anche Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha messo in evidenza il risparmio sui costi energetici, sottolineando che “migliorerà anche la sicurezza. Alla scadenza del contratto, inoltre, il Comune potrà beneficiare anche di un significativo abbattimento dei costi per l’energia”. Il consigliere ha concluso chiedendo “particolare attenzione alla manutenzione degli impianti”.

Per Paola Aime (Europa verde-Verdi) l’efficientamento energetico e l’abbattimento dei consumi energetici “sono un obbligo che deve guidare l’azione dell’amministrazione in più direzioni”. In merito alla sicurezza, la consigliera ha affermato che “non è l’illuminazione di per sé che può modificarne la percezione”.

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