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26/01/2023

CARTELLE ESATTORIALI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Gli interventi dei consiglieri comunali prima dell’approvazione della delibera

Aprendo il dibattito per il Movimento 5 stelle, Giovanni Silingardi ha affermato che il diniego rappresenta “non solo un dovere etico ma anche un elemento alla base dei principi di comune convivenza della comunità e di sviluppo della democrazia”. La rottamazione delle cartelle esattoriali (“l’ennesima, tanto che qualcuno si potrebbe sentire poco sollecitato a pagare”, ha aggiunto) secondo il consigliere dovrebbe essere bilanciata dallo Stato “con una compensazione economica a favore dei Comuni, che attraverso questa misura perderebbero potenziali risorse”.

Annunciando il voto contrario di Lega Modena, Stefano Prampolini si è detto “sorpreso che quei crediti non riscossi, vecchi di anni, siano ancora a bilancio: difficilmente questo succederebbe in un’azienda privata”. Rilevando che si tratta spesso di fondi ormai “inesigibili”, si è detto “d’accordo sul provvedimento di sanatoria” e quindi “a favore dello stralcio parziale delle cartelle esattoriali”. La misura infatti, ha aggiunto Giovanni Bertoldi, “si colloca nelle scelte del legislatore a favore dei cittadini in una fase storica difficile e, contestualmente, finalizzate a fare un po’ di ‘pulizia’ nella contabilità di molti enti”. Il Comune quindi, ha rilevato il consigliere, dovrebbe “andare incontro alle esigenze dei cittadini, anziché guardare sempre nelle tasche delle persone. Domandiamoci, piuttosto, come mai i crediti non riscossi siano così elevati”.

La pubblica amministrazione, ha proseguito sul tema Elisa Rossini (Fratelli d’Italia), “non riesce evidentemente ad attivare procedure efficaci di recupero crediti. Su questo argomento occorre una riflessione”. Più in generale, la consigliera ha detto che il provvedimento è caratterizzato “dal buon senso: quello di aiutare famiglie e imprese che non riescono a saldare sanzioni datate nel tempo, nell’ambito delle misure a favore dei contribuenti previste dalla Legge di bilancio; ma anche il buon senso di concedere ai Comuni la possibilità di esprimere un diniego”.

Per il Pd, Marco Forghieri, dopo aver auspicato “maggiore efficienza delle procedure di riscossione”, ha spiegato che l’azione del Governo volta a incidere sui tributi degli enti locali “si riflette inevitabilmente sulle finanze degli stessi enti. E, quindi, sui servizi erogati alla comunità”. Il consigliere ha poi invitato il legislatore “a introdurre un divieto in Costituzione sulla possibilità di varare condoni esattoriali, in questo modo la consapevolezza dei cittadini e la capacità di riscossione degli enti ne beneficerebbero”. In sede di dichiarazione di voto, Antonio Carpentieri ha osservato che sarebbe “una contraddizione politica non votare questa delibera: è giusto che il Comune non si precluda la possibilità di recuperare i crediti, nel rispetto del principio di equità e con la consapevolezza che i fondi, se recuperati  dai contribuenti che li devono versare, andranno a beneficio della comunità che potrà peraltro apprezzare l’attenzione verso la riscossione”.

Annunciando il voto a favore di Sinistra per Modena, Vincenzo Walter Stella ha fatto presente che “il provvedimento di sanatoria non porterebbe benefici”. I cittadini intenzionati a saldare le cartelle esattoriali hanno, infatti, “diversi strumenti a disposizione per procedere in maniera agevolata. In più, con una nuova rottamazione, il rischio è che passi il messaggio secondo cui è conveniente non pagare nell’auspicio di ulteriori sanatorie che si ripetono, evidentemente, in maniera ciclica”.

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