Assemblee plenarie al completo con complessivamente un migliaio di partecipanti in presenza e altri 500 in streaming; tutti esauriti anche i posti disponibili ai cinque workshop rivolti a docenti e formatori. E la partecipazione è stata alta anche ai grandi e piccoli laboratori diffusi che si sono svolti in varie scuole della città e che hanno visto complessivamente mettersi alla prova circa 900 tra bambini e genitori; per non parlare degli spettacoli che hanno portato al teatro Storchi, al Teatro tempio e alla Biblioteca Delfini oltre 800 persone in tutto. È tempo di primi bilanci per la manifestazione “Prendersi cura delle nuove generazioni: la scuola va in città” la manifestazione promossa dal Comune di Modena che si è svolta dal 5 al 7 ottobre.
“Modena ha voglia di scuola e la scuola ha bisogno e vuole aprirsi alla città per confrontarsi, leggere i cambiamenti sociali che la stanno attraversando e condividere il patto educativo alla base di una comunità educante che non abdica ai bisogni delle giovani generazioni: lo hanno dimostrato l’alta partecipazione e le riflessioni emerse durante la tre giorni”, afferma l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi.
“Sono stati giorni partecipati e coinvolgenti – continua l’assessora Baracchi ringraziando il Settore e le scuole coinvolte per l’impegno - che hanno permesso di mettere al centro del dibattito cittadino la scuola in tutti i suoi aspetti e un'occasione di confronto reale: dalle relazioni e dai confronti con le scuole e tra le scuole sono emersi suggestioni, contributi, ma anche criticità da superare come punti di forza da mettere a valore. Inoltre, l'apertura di scuole, servizi educativi, ma anche le attività portate nei parchi, sono state occasioni d'incontro, gioco, relazione e hanno dato la possibilità alle famiglie di relazionarsi, oltre che condividere esperienze ed emozioni”.
Tra i tanti laboratori diffusi organizzati da scuole d’infanzia e primarie tra osservazione della natura e riciclo, giochi in inglese, intercultura e coding, durante i giorni di “Prendersi cura delle nuove generazioni” si sono tenuti anche i primi appuntamenti dell’edizione 2023/2024 di “Giardini aperti”, che durante l’anno vedrà diverse scuole d’infanzia aprire i giardini scolastici a bambini, amichetti e famiglie invitandoli a giochi e merenda. Complessivamente oltre 160 tra bambini, genitori e nonni hanno partecipato ai due appuntamenti presso il giardino della scuola Madonnina e un centinaio a quello organizzato da Polo d’infanzia Triva, ludoteca Strapapera, Raisini e scuole d’infanzia Montegrappa e Boccherini nel parchetto delle San Giovanni Bosco. Tra i laboratori più frequentati c’è la Caccia al tesoro organizzata dal nido Cividale che ha visto 80 partecipanti alla scoperta dei tesori della natura; mentre in 40 hanno partecipato al laboratorio di intercultura presso la scuola d’infanzia Costa.
Laboratori scientifici, di robotica, making e stampa 3D sono stati gettonatissimi alle medie Marconi e alla primaria San Giovanni Bosco, mentre la musica ha fatto ballare e divertire alla scuola d’infanzia Toniolo. L’attenzione per la natura e la biodiversità hanno portato ragazzi e famiglie nei laboratori presso il parco della Resistenza, mentre all’Ipsia Fermo Corni le famiglie sono andate per scoprire i murales fatti dagli studenti.
Musica e giovani protagonisti anche negli spettacoli che hanno portato famiglie e ragazzi al Teatro tempio per ascoltare Gli insuperabili e alla Tenda con l’orchestra Modena Moltimondi e ancora al Teatro Storchi per lo spettacolo di Ert “Il cielo fa da sfondo” che ha coinvolto il pubblico con performance di teatro, danza e musica.
Tra gli appuntamenti rivolti a tutta la cittadinanza anche due partecipate tavole rotonde di cui una dedicata alla scuola media e l’altra che ha richiamato ben 80 persone al complesso San Paolo per parlare di socialità e pasto a scuola con nutrizionisti ed esperti Cir.
Tutti particolarmente apprezzati gli workshop rivolti a docenti, educatori e professionisti della formazione, ai quali era possibile accedere solo su prenotazione. Facendo registrare il tutto esaurito, hanno totalizzato complessivamente 400 partecipanti (in presenza e in streaming) con due vette: il seminario condotto dal pedagogista Roberto Farnè dedicato a “Se la didattica esce dall’aula: entrare nel libro del mondo” e “La città inclusiva: un vantaggio per tutti” con Dario Ianes.
Successo di pubblico indiscusso, anche per la capienza della Chiesa San Carlo che ha consentito di accogliere in presenza 450 persone, per la plenaria conclusiva della tre giorni “Verso la città educante: i sentieri da percorrere” che tra gli interventi ha visto anche il filosofo Umberto Galimberti, ma teatro San Carlo al completo e tanta gente collegata in streaming anche per l’evento di apertura “Re-immaginare gli habitat educativi” e per “Prenderci cura tra generazioni”.
Le registrazioni video dei lavori si possono vedere nel canale YouTube di Memo, Multicentro Educativo Sergio Neri Comune di Modena.
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