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17/11/2023

CONAD VIA RIBERA, “ATTIVITÀ SOSPESA, CONTATTI CON ALTRI MARCHI”

L’assessora Ferrari ha risposto all’interrogazione di Lenzini (Pd): Comune disponibile a collaborare con la proprietà anche al ripensamento del punto vendita in modo innovativo”

“L’attività del punto vendita Margherita è stata sospesa per un anno e sono in corso contatti della proprietà con altri marchi della media e grande distribuzione per la cessione/affitto del locale. Gli uffici tecnici comunali sono disponibili alla massima collaborazione anche per il ripensamento del punto vendita con caratteristiche di innovazione e accorpamento di servizi che in questo contesto possono essere utili”.

Lo ha detto l’assessora alle Politiche economiche Ludovica Carla Ferrari nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 16 novembre rispondendo all’interrogazione di Diego Lenzini del Pd sulla chiusura del Conad di via Ribera e sul mantenimento di un punto vendita di prossimità.

Il consigliere ha chiesto in particolare se i dipendenti del punto vendita sono stati tutti ricollocati in altre strutture, se ci sono state manifestazioni di interesse per l’immobile e per quale tipo di esercizi, e quali azioni l’Amministrazione può fare per favorire il reinsediamento di una struttura anche con caratteristiche diverse ma che sia riferimento di alimentare di piccola dimensione a vocazione territoriale.

“Il punto di vista imprenditoriale di Conad e del gestore è chiaro – ha spiegato l’assessora Ferrari – l’attività per come era configurata all’interno del punto vendita non era più sostenibile e questo ne ha portato alla chiusura. Tra le motivazioni che hanno maggiormente inciso sull’andamento del punto vendita ci sono la disponibilità di alternative commerciali, il cambiamento delle abitudini dei residenti, della composizione demografica nella zona, la crescita degli acquisti online anche per l’alimentazione dal fresco alla gastronomia, così come la scelta di molti cittadini di far riferimento a strutture più grandi con forniture più ampie e raggiungibili in auto e con mezzi pubblici o in collegamento ciclopedonale”.

Ferrari ha precisato che “l’autorizzazione della media struttura di vendita alimentare a marchio Conad, cui è subentrata Margherita spa, è ancora valida ma l’attività è sospesa fino a settembre 2024 e sono in corso contatti per la cessione o l’affitto del punto vendita tra la proprietà e altri marchi, fermo restando il problema della poca redditività del punto vendita”.

L’assessora ha spiegato che “l’Amministrazione Comunale da tempo dialoga con la proprietà del Conad direttamente coinvolta nella gran parte dei Centri di vicinato, che sono stati oggetto di specifiche analisi e inseriti nell’ambito della discussione sul Pug”. Il locale in questione presenta un’area di vendita di 270 metri quadrati e una superficie lorda di 487 metri quadrati, con parcheggi liberi nell’area, e l’ultima ristrutturazione risale al 2008. “Il punto vendita – ha proseguito – inserito nel contesto del Peep Amendola, era pensato per essere prevalentemente a servizio dei residenti, in linea con la concezione iniziale dei Centri di Vicinato, che tendeva a collocarli fuori dai principali assi viari all’interno dei quartieri residenziali, una caratteristica che nel tempo è diventata un limite per questi centri. Il quartiere però è piuttosto vissuto, con una presenza di persone anziane superiore alla media. Lo studio inserito nel Pug – ha evidenziato Ferrari – rappresenta uno strumento che fornisce agli operatori chiavi di lettura per ripensare i Centri di Vicinato cogliendo le opportunità che la nuova disciplina urbanistica offre, come la flessibilità negli usi, l’incremento e le trasformazioni degli spazi laddove siano supportati da uno studio progettuale capaci di includere attività utili e servizi, accorpandoli e ibridandoli fra loro per migliorare l’offerta, e forme di governo dei punti vendita innovative, che si avvicinino maggiormente ai mutati bisogni della comunità. Gli uffici saranno quindi disponibili a sostenere i proprietari e gestori nella predisposizione di eventuali proposte edilizie sia per la realizzazione di interventi di manutenzione sia per il miglioramento degli spazi pubblici adiacenti al centro”.

L’assessora ha infine riportato che “il referente dell’attività ha comunicato che tutti i dipendenti e soci del supermercato sono stati ricollocati nel sistema Conad, tranne uno che ha autonomamente scelto di andare a lavorare altrove. Ci è stato inoltre comunicato della proposta agli abitanti del quartiere del servizio alternativo della consegna a domicilio”.

Dopo la trasformazione dell’interrogazione in interpellanza, il dibattito è stato aperto per il Pd da Antonio Carpentieri che ha parlato di “tenere insieme due esigenze spesso diverse: libero mercato e presidio sociale”. Il capogruppo ha quindi puntualizzato che “pur non avendo il Comune grandi possibilità di intervento diretto, può però mettere in connessione, come sta già facendo, i soggetti coinvolti per trovare soluzioni”. Per Diego Lenzini “la politica deve mettere in comunicazione il grande mercato e i centri di vicinato, che esercitano una funzione sociale importante nei rioni della città”. Il consigliere ha poi parlato dell’esigenza di sostenere innovazione e specializzazione dei negozi: “È un obiettivo anche alla base del Pug ed è qualcosa che già sta accadendo, con buoni risultati”. Per Stefano Manicardi, “come Pubblica amministrazione, occorre riflettere non solo sugli esercizi commerciali ma, più in generale, su tutti quei servizi utili quotidianamente alla comunità. Oltre all’innovazione e ai nuovi sistemi è necessario mantenere servizi di prossimità, per non obbligare le persone ad andare troppo lontano”.

Per Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) l’invecchiamento della popolazione comporta la necessità di maggiore attenzione al commercio di vicinato: “Il cittadino deve poter raggiungere servizi e commercio nel minor tempo possibile. Bisogna dunque favorire questa opportunità”.

“Il Pug propone parti della città autosufficienti per consentire minore mobilità, ma bisogna considerare anche le esigenze economiche” ha puntualizzato Giovanni Bertoldi (Lega Modena) aggiungendo che “se un’attività ha difficoltà finanziarie è chiaro che chiude”. Il capogruppo ha quindi parlato di proposte nuove: “Ci sono aree di Modena troppo piene di attività commerciali e altre invece deserte. Il Comune dovrebbe cercare quindi di governare le aperture degli esercizi commerciali secondo una distribuzione più equilibrata, che risponda a reali necessità”.

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