L’interrogazione sul proseguimento dei cantieri avviati dal Comune di Modena con risorse del Pnrr, dopo l’annuncio del Governo di togliere alcuni dei finanziamenti ai progetti che li avevano ottenuti, è stata presentata dal consigliere Alberto Bignardi (Pd) intervenuto nel dibattito, dopo la trasformazione in interpellanza, affermando che, “come per l’alluvione, il Governo sta mettendo in difficoltà i Comuni che lavorano e si espongono pur avendo risorse sempre più scarse. È importante, invece, avere la possibilità di dare continuità ai progetti avviati e rassicurare i cittadini, che chiedono e si meritano queste opere, sulla loro realizzazione. Molti di questi progetti – ha proseguito il consigliere – sono essenziali per la rigenerazione di intere aree, come i progetti alla Sacca, il Pinqua, i bandi periferie. Parliamo non di aree degradate ma di aree da riqualificare, perché le parole sono politica e le visioni diventano realtà. Il Governo non deve mettere a rischio il lavoro svolto insieme dall’amministrazione, dall’università e anche dalle imprese”.
Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha aperto il suo intervento citando il dossier pubblicato sui siti della Camera e del Senato e dedicato al monitoraggio dell’attuazione del Pnrr e alle proposte del Governo per la sua revisione, e ricordando le condizioni di oggettiva difficoltà che consentono di chiedere una rimodulazione del Piano. La consigliera ha affermato, quindi, che “il Governo conosce i problemi di realizzazione del piano: la situazione è sotto controllo. E le misure definanziate nel Pnrr saranno nuovamente finanziate con altre risorse trovate nel Piano nazionale complementare, nei Fondi strutturali europei e nel Piano di sviluppo e coesione”. Alcuni progetti inseriti nel Pnrr, ha detto ancora Rossini, erano in difficoltà da tempo e altri, come le ex Fonderie, sono vecchi di decenni e non erano mai stati attuati: “Capisco che si siano chiesti i fondi del Pnrr ma lo condivido fino a un certo punto perché interventi come quello delle Fonderie andavano fatti da tempo e non erano stati avviati per mancanza di progettualità. Il Governo – ha concluso – sta facendo il possibile per il Pnrr e se vogliamo arrivare in fondo occorre la collaborazione di tutti”.
Replicando nel merito sull’intervento delle ex Fonderie, Antonio Carpentieri (Pd) ha sottolineato che il progetto “è perfettamente coerente con i principi e gli obiettivi del Pnrr e risponde in pieno alle richieste. E la dimostrazione è che ci è stato concesso il finanziamento che abbiamo chiesto. È un’opera decisa e voluta dalla città e il progetto deve avere le risorse per proseguire”.
Anche Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha ricordato che “i progetti vanno avanti e il Governo si è impegnato, in caso di problemi, a provvedere con altre fonti di finanziamento”. Per il consigliere, bisognerebbe capire, invece, se i progetti che a Modena sono stati inseriti nel Pnrr “rappresentano davvero una priorità per la città: sono senz’altro utili, ma forse ce ne sarebbero stati altri ancora più utili”. Dopo aver ricordato che la terza tranche del Pnrr è stata approvata, Bertoldi ha detto di ritenere che “i progetti si realizzeranno. Tutti stanno facendo la loro parte e i presupposti sono buoni”.
Nella discussione è intervenuta anche la consigliera Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) che ha commentato le modalità della discussione, a tratti molto accesa.
Concludendo il dibattito, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha ribadito la preoccupazione e le perplessità sulla sostituzione dei finanziamenti del Pnrr, ipotizzata nelle proposte di revisione, con risorse derivanti dai Fondi strutturali europei: “Sono fondi già negoziati e affidati alle Regioni. Non si possono togliere dalla loro destinazione attuale senza creare un problema gravissimo”.
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