L’ottava edizione di Smart Life Festival si caratterizza per l’approccio multidisciplinare, la ricerca del dialogo tra più linguaggi espressivi e la vocazione alla sperimentazione. Attraverso queste chiavi il festival vuole raccontare il rapporto tra uomo, digitale e tecnologie, a partire da ambiti, come la musica, il fashion, il design, l’arte, capaci di coinvolgere un pubblico il più ampio possibile.
L’artista e compositore tedesco Alva Noto è tra i protagonisti dell’edizione e sarà presente a Modena con una performance live e un progetto espositivo per la prima volta in mostra, in collaborazione con FMAV - Fondazione Modena Arti Visive. La performance audiovisiva UNI-HYbr:ID, in programma giovedì 28 settembre alle ore 21 al Teatro Storchi, aprirà ufficialmente il festival (gli ultimi biglietti disponibili sono in vendita su Ticketone, Vivaticket e Boxerticket). Ad introdurre la performance, alle ore 19 sempre presso il Teatro Storchi, un talk che vedrà Alva Noto in dialogo con Damir Ivic, giornalista musicale, firma di Soundwall, Rolling Stone Italia e Outpump, che accompagnerà il pubblico a scoprire l’universo sonoro e creativo dell’artista tedesco (dato l’elevato numero di richieste e il sold out della prima release, è stato ampliato il numero di posti disponibili, acquistabili su Vivaticket).
Nell’ambito di Smart Life Festival, Alva Noto è inoltre in mostra con l’esposizione Strahlen / Raggi, che riunisce per la prima volta in Italia un nucleo significativo di opere di recente realizzazione e un progetto inedito nato durante il lockdown causato dalla pandemia Covid 19. La mostra, a cura di Lorenzo Respi, è allestita all’interno della sede di Fmav Palazzina dei Giardini (Corso Cavour 2, Modena). Il titolo Strahlen/Raggi allude non solo alle leggi fisiche di propagazione delle particelle luminose e delle onde sonore, ma in termini poetici anche all’energia emanata dall’oggetto opera d’arte generato del genio creativo umano. La mostra sarà visitabile nei giorni del festival (sono previsti biglietti speciali per il pubblico che visiterà la mostra e parteciperà alla performance).
Sarà incentrato sul rapporto tra musica, tecnologia e generazioni anche il talk Exmachina. Storia musicale della nostra estinzione, che vedrà coinvolti, sabato 30 settembre presso il Teatro della Fondazione Collegio San Carlo, gli autori e critici Valerio Mattioli, Simon Reynold (in collegamento dagli Stati Uniti) e Fabio De Luca. Al termine del talk, all’interno della Cappella del Collegio San Carlo, sarà possibile assistere alla performance audiovisiva Cadentiae degli artisti torinesi Corgiat e Akasha (ingresso su prenotazione, prenotazioni sul sito del festival).
Non solo la musica ma anche il design sarà al centro di Smart Life Festival. In una delle sue rare presenze in Europa, il professore e designer Matthew Wizinsky, autore del libro Design after Capitalism. Transforming Design Today for an Equitable Tomorrow (Mit Press), parlerà del valore generativo e sociale del design per costruire un presente e un futuro più sostenibili. Venerdì 29 settembre alle ore 18 presso il Teatro della Fondazione Collegio San Carlo, Wizinsky dialogherà con Raffaella Fagnoni e Gianni Sinni (docenti di Design all’Università IUAV di Venezia). Wizinsky sarà inoltre protagonista di un seminario con gli studenti dell’Istituto d’Arte Venturi e di un workshop con gli studenti del master di Design dell’Università Iuav di Venezia.
Il design come fattore generazionale e strumento creativo sarà anche al centro dell'intervento di Francesco Franchi, creative director del gruppo La Repubblica, professore all'Università Iuav di Venezia e allo Ied di Milano, di Torino e di Barcellona. Venerdì 29 settembre alle ore 19 Franchi dialogherà con Carlo Branzaglia (Ied Milano, Accademia di Belle Arti di Bologna, Adi – Associazione per il Disegno Industriale), Achille Filipponi e Matteo Milaneschi di Nationhood.
Il tema della moda sostenibile grazie alla tecnologia sarà affrontato da Marina Spadafora, Fair Fashion Ambassador, in dialogo con Matteo Ward, ceo e co-founder di WRÅD, protagonista della docuserie “Junk – Armadi pieni” coprodotta da Will Media e Sky Italia, i quali racconteranno come l’industria tessile e dell’abbigliamento da un lato sia una delle industrie più inquinanti al mondo e dall'altro possa trasformarsi in un motore di innovazione e sostenibilità. Il talk Fashion Revolution. La moda tra innovazione e inclusione sociale è in programma domenica 1 ottobre alle ore 18 presso la Chiesa di San Carlo.
Anche le scuole saranno protagoniste sul tema della moda, domenica 1 ottobre in piazza Roma alle ore 20.30, con la sfilata performativa dedicata al fashion tech, ideata e realizzata grazie alla collaborazione degli Istituti Superiori Deledda e Corni con la Scuola d'Arte Thalento e la Palestra Digitale Makeitmodena. La performance sarà introdotta dal designer e stylist Gabriele Pasini e dall’imprenditrice ed esperta di moda Raffaella Volpi.
Molte, infine, le proposte artistiche con una programmazione originale di installazioni all’interno della Fondazione Collegio San Carlo, visitabili a ingresso libero nei giorni del festival: Artificial Botany, progetto di fuse* che esplora la capacità espressiva latente delle illustrazioni botaniche attraverso l'uso di algoritmi di Machine Learning; Slam Jam Wide Archive, di SLAM JAM a cura di Matteo Milaneschi e Achille Filipponi (Nationhood); Nuvola antropica, di Martin Romeo, che propone una riflessione sull’impatto ambientale generato dall’uomo, monitorando il traffico aereo attraverso algoritmi di intelligenza artificiale. Spazio anche per i giovani con Save Your Selfie, un workshop di tre giorni incentrato sul tema dell’auto-rappresentazione rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 19 anni e condotto dall’artista e fotografo italiano Francesco Jodice.
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