I Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma si impegnano a collaborare per favorire i contatti tra giovani artisti, a destinare spazi a laboratori per la realizzazione di nuove produzioni e a promuovere l’acquisizione di nuove professionalità. E ancora, si assumono la responsabilità di organizzare momenti per la visibilità dei giovani all’interno di iniziative, di attivare relazioni con il mondo delle imprese per favorire sbocchi nel mercato e di partecipare al reperimento delle risorse necessarie per finanziare le iniziative comuni, in occasione di bandi pubblici e di contatti con sponsor privati.
Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di ieri, lunedì 16 maggio, approvando con il voto favorevole di Pd, Sinistra per Modena, Mpa e del consigliere del Pdl Pier Luigi Taddei, astenuti Modenacinquestelle.it e Pdl, l’Accordo di programma tra i Comuni di Reggio Emilia, Modena e Parma per il sostegno alla produzione dei giovani artisti.
“E’ un accordo di programma, con scadenza il 31 dicembre 2013, che mira a dare solidità e continuità a un progetto sulla creatività giovanile chiamato ‘Ant work, formiche al lavoro’ che, partito dal Gai, Giovani artisti italiani, ha visto la sua prima manifestazione nelle tre città la scorsa estate, con 15 serate in cui si sono messi all’opera con produzioni autonome un centinaio di giovani creativi: fotografi, musicisti, letterati, artisti al di sotto dei 35 anni”, ha affermato l’assessore alla Cultura Roberto Alperoli presentando la delibera. Per il progetto, sviluppato a Modena dall’assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Centro musica e con l’assessorato alle Politiche giovanili, “miriamo a un finanziamento triennale, che prevede indicativamente “un totale di 90 mila euro, 10 mila da ciascun Comune, 30 mila richiesti alla Regione Emilia-Romagna e altri 10 mila per città in sostegni privati che come Amministrazioni ci impegniamo a trovare”, ha sottolineato l’assessore. “Il progetto è quello di fare una sorta di via Emilia della cultura e di dargli continuità: quest’anno oltre alle 15 serate estive, cinque per ogni città, l’obiettivo è di far proseguire le iniziative anche nei mesi successivi. Sono già stati individuati gli spazi in cui i giovani artisti avranno occasione di proporre il proprio lavoro”. La finalità dell’iniziativa per Alperoli è senz’altro legata alla socialità e cultura giovanile, “ma indirettamente anche lavorativa: cercheremo di far conoscere le capacità creative dei giovani anche a imprese private”. L’assessore ha inoltre spiegato che è uscito un bando “che chiede ai giovani di partecipare e ci sarà una commissione tecnica con esperti delle tre città che valuterà la qualità delle proposte effettuate, promuovendo serate che tengano insieme diversi linguaggi. E’ un percorso fatto insieme ai giovani – ha concluso Alperoli – che vuole diventare un punto di riferimento per i ragazzi che si occupano di cultura in modo serio”.
Per il Pd, Ingrid Caporioni ha sottolineato che “i giovani per la comunità sono la principale risorsa e l’elemento propulsore per l’innovazione. E’ necessario un piano di contrasto alla crisi e le industrie creative hanno un potenziale di ricchezza. Dobbiamo puntare su di esse, che generando cultura generano domanda di cultura”.
Gian Carlo Campioli ha sottolineato l’importanza della creatività del mondo giovanile per contrastare i processi di omologazione culturale. “L’obiettivo – ha aggiunto – è ampliare gli spazi, non solo fisici, che contribuiscono alla fruizione da parte dei cittadini”.
Per Sergio Celloni, Mpa, “l’imprenditoria culturale è fondamentale ma non dimentichiamo quella lavorativa e a questo proposito si deve dare la possibilità di utilizzare a condizioni agevolate i contenitori dimessi in città, concordando un periodo di sperimentazione trascorso il quale si possano attivare affitti a prezzi concordati. Lo stesso discorso potrebbe essere trasportato nell’ambito abitativo”.
Olga Vecchi, Pdl, ha osservato che “è indispensabile assicurare i giovani alla cultura e al linguaggio dell’arte ed è fondamentale creare una rete di cultura, arte e giovani che divenga parte viva nella città. Come sede cerchiamo di usare contenitori già esistenti contenendo le spese, come le ex Fonderie”. Come molti altri consiglieri, Sandro Bellei, Pdl, si è complimentato con l’assessore Alperoli per la riuscita del “Nessun Dorma”, la ‘notte bianca’ modenese. “Bisogna che serate come queste non siano solo una tantum, devono diventare un costume e occorre che anche sulla notte bianca i Comuni si confrontino, perché scambi culturali ed esperienze artistiche con altre città non possono che arricchire e far risparmiare”.
Per Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, la delibera “porta interessanti novità per stimolare i giovani” e ha aggiunto: “Concordo anche con quanto detto dalla consigliera Caporioni, ma in segno di protesta dopo l’episodio di mancata democrazia a seguito della comunicazione del sindaco sui fatti del Guernica, il mio voto, che era favorevole, diventa un’astensione”.
Azioni sul documento