Problemi di tiroide? Non per forza è una neoplasia perché può trattarsi di malfunzionamento della ghiandola, di gozzo semplice o di gozzo con noduli. Se ne parlerà mercoledì 25 maggio alle 21 nella sala conferenze della Circoscrizione 1 in piazzale Redecocca, in occasione della Giornata mondiale della tiroide. L’incontro organizzato dall’unità operativa e cattedra di Endocrinologia dell’ospedale civile di Baggiovara, con il sostegno di Comune ed Ausl di Modena.
In particolare, il malfunzionamento della ghiandola tiroidea si traduce in un’eccessiva (ipertiroidismo) o in una ridotta (ipotiroidismo) produzione degli ormoni tiroidei. Nella maggior parte dei casi si tratta di condizioni di scarsa rilevanza clinica, scoperti con esami eseguiti di routine. In alcune condizioni, invece, il malfunzionamento si associa a una importante sintomatologia che merita attenzione, soprattutto nel caso di anziani, bambini, donne in gravidanza e cardiopatici. E’ il medico di base che ha un ruolo determinante nell’identificazione dei sintomi legati al malfunzionamento tiroideo e nella richiesta dei primi esami, in previsione di un invio all’endocrinologo.
Il gozzo semplice si manifesta con un aumento della ghiandola tiroidea, mentre il gozzo nodulare contiene all’interno dei noduli. In entrambi i casi, i medici di base sono in grado di identificare il problema attraverso una semplice visita al collo (solo in caso di noduli maggiori di un centimetro). Per riscontrare la presenza di noduli più piccoli (minori di un centimetro) è invece necessario eseguire una ecografia tiroidea, che viene eventualmente indicata dal medico di base.
Solo una piccola parte dei noduli della tiroide, infine, sono dei tumori, anche se si registra una crescita negli ultimi anni. La diagnosi precoce è comunque il fattore determinante per evitare l’evolversi della situazione e per ridurre al minimo il tasso di mortalità, attualmente tendente a zero nel territorio modenese.
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